Oltre 840mila litri d’acqua erogati, più di 560.000 bottiglie di plastica risparmiate. È il bilancio 2021 delle Case dell’acqua di Santarcangelo, che fa segnare una netta ripresa rispetto all’anno precedente nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria. In dettaglio, degli 842.110 litri d’acqua naturale e gasata, 393.028 sono stati erogati dalla Casa dell’acqua del capoluogo, 274.287 da quella di San Martino dei Mulini e 174.795 da quella di San Vito, con una media giornaliera che si attesta sui 2.307 litri dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Il risparmio complessivo di 561.406 bottiglie da 1,5 litri equivale a un totale di 260.307 chilogrammi in meno di plastica da smaltire. La minor produzione di plastica determina anche ulteriori benefici per l’ambiente, come il minor consumo di petrolio (-520.613 litri) e la riduzione delle emissioni di Co2 legate al processo produttivo (-598.704 chilogrammi). La distribuzione di oltre mezzo milione in meno di bottiglie in plastica comporta inoltre benefici sensibili per il traffico e l’inquinamento atmosferico, con la riduzione di 434 tir in circolazione e un conseguente risparmio sia in termini di carburante (-104.123 litri) che di immissioni (-580.310 chilogrammi di Co2).
“L’attività delle Case dell’acqua rappresenta bene l’impegno diversificato dell’Amministrazione comunale a tutela dell’ambiente, dal momento che riguarda temi come la riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento atmosferico, oltre che il risparmio d’acqua” dichiara la vice sindaca e assessora all’Ambiente, Pamela Fussi. “La nostra adesione al Piano aria regionale a partire dal 2021 rappresenta un ulteriore passo per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, così come l’installazione di cinque erogatori d’acqua in entrambe le sedi della scuola media Franchini ha favorito la riduzione del consumo di bottiglie in plastica da parte degli studenti. Il tutto mentre Hera sta portando avanti un importante intervento di potenziamento della rete idrica – conclude – con un investimento di circa 2,5 milioni di euro a carico di Romagna Acque per garantire tra l’altro la riduzione delle perdite d’acqua, e di conseguenza lo spreco di questa preziosa risorsa”.
Nel 2020 l’utilizzo delle Case dell’acqua aveva subito uno stop forzato, che aveva ridotto i consumi del 30 per cento rispetto al 2019, a causa della chiusura imposta per il rispetto disposizioni sanitarie per il contrasto al Covid-19 da marzo a maggio 2020.