Con le nuove consulenze tecniche la Procura di Rimini potrà ricostruire tutti i movimenti di Louis Dassilva a partire dall'1 maggio 2023 fino al giorno dopo l'omicidio di Pierina Paganelli avvenuto il 3 ottobre dell'anno scorso. Sarà così possibile anche stabilire dove il senegalese, unico indagato e detenuto per l'omicidio della 78enne di Rimini, si trovasse il 7 maggio del 2023, alle 5 del mattino, quando un pirata della strada investì Giuliano Saponi, figlio di Pierina e marito di Manuela Bianchi, la donna con la quale Dassilva ha avuto una relazione.
La Procura di Rimini conferirà nuovi incarichi per consulenze tecniche su due telefoni, i quattro orologi digitali e due computer portatili di Dassilva il 9 settembre quando il sostituto procuratore, Daniele Paci, incaricherà l'analista Luca Russo di Bologna, specializzato in indagini informatiche forensi, e l'ingegnere Alessandro Perri di Roma. Quindi non solo il nuovo incarico di consulenza tecnica d'ufficio porterà alla luce i messaggi cancellati ma fondamentali tra Dassilva e la Bianchi, ma dirà anche dove si trovava il senegalese quando un camioncino o un'auto con l'abitacolo alto investì Giuliano Saponi, che si stava recando a lavoro in bicicletta. Su quel caso il pm Luca Bertuzzi ha già chiesto un'archiviazione arrivando però alla conclusione che l'incidente fu comunque causato da un'auto, o un furgoncino, pirata. Che lasciò a terrà agonizzate Saponi, sei mesi prima dell'assassinio della mamma. In effetti anche nell'archiviazione di Bertuzzi si specifica che allo stato delle attuali prove non si poteva arrivare all'identificazione del pirata della strada, poche telecamere e nessun testimone. Ma con le nuove analisi sui dispositivi digitali di Dassilva lo scenario potrebbe nuovamente cambiare.