I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria hanno rintracciato ed arrestato un cittadino albanese, C.F. classe 1984, ricercato per aver fatto parte di un sodalizio albanese dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e nello stesso contesto denunciato un 49enne albanese.
Tra le colline di San Leo e di Pennabilli si nascondeva un soggetto albanese, ricercato dal maggio del 2018, con in sospeso un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale del Riesame di Bologna, facente parte di un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il provvedimento scaturiva nell’ambito dell’operazione di P.G. della Compagnia CC di Riccione, convenzionalmente denominata Free Flight , conclusasi a settembre 2015, con una prima Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna a carico di altri 7 soggetti albanesi.
Stretto il cerchio delle ricerche si è verificato che il soggetto poteva essere stato ospitato da un connazionale, che aveva un’abitazione al confine dei territori di San Leo, Pennabilli e Montecopiolo. Quindi, grazie anche alla brillante attività informativa degli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia di Novafeltria, si è riusciti ad individuare la casa dove poteva rifugiarsi il soggetto, un abitazione bifamiliare, sita in una zona impervia e boschiva, della località “Santa Rita” della frazione Villagrande di Montecopiolo (PU). A quel punto sono iniziati i servizi di osservazione della zona, grazie anche alla collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di Urbino. Dapprima, con il supporto aereo di un elicottero dell’Arma, che dall’alto ha fotografato la zona di interesse per verificare con precisione i pericoli in cui potevano incorrere i militari nel corso dell’intervento e le eventuali vie di fuga del fuggitivo; successivamente con un’osservazione da terra, durata vari giorni, che ha permesso di verificare l’effettiva presenza del fuggitivo all’interno dell’abitazione del connazionale, un insospettabile cittadino albanese che lavora nella zona.
Prima dello spuntare dell’alba di mercoledì 18 dicembre, il gruppo di intervento, formato da 12 militari in uniforme ed abiti simulati coordinati e diretti dal Comandante della Compagnia di Novafeltria, si è posizionato nei pressi dell’abitazione dove si rifugiava il soggetto, circondandola ed aspettando il momento giusto per intervenire. Appena si è presentata l’occasione, ossia l’uscita del connazionale per recarsi al lavoro, è scattata l’irruzione. I Carabinieri hanno immediatamente bloccato l’uomo entrando con lui dentro la casa. Il blitz a sorpresa ha consentito di trovare il ricercato mentre stava ancora dormendo all’interno di una camera da letto.
Le successive perquisizioni hanno permesso di rintracciare, nella disponibilità del ricercato, all’interno di un armadio della sua camera, tre confezioni di cellophane contenenti un totale di 26 grammi di “cocaina”, un bilancino di precisione ed inoltre una carta di identità ed una patente di guida false, emesse dall’Autorità Greca (riportavano la fotografie dell’albanese con le generalità di un altro soggetto); mentre nella disponibilità del connazionale, una cartuccia da fucile illegalmente detenuta.
C.F. classe 1984 è il destinatario della misura cautelare. Al termine delle operazioni C.F., come concordato con l’A.G. competente, è stato arrestato anche per “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e “possesso di documenti falsi validi per l’espatrio”, quindi è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Villa Fastiggi” di Pesaro. Mentre il 49enne connazionale è stato denunciato all’A.G. di Urbino per “favoreggiamento personale” e “detenzione abusiva di munizionamento”.