Le voci si susseguono e ci sono parecchi santarcangiolesi che non gradiscono affatto che la Chiesa del Suffragio venga venduta dalla Diocesi. Marco Fiori, capogruppo della Lega, ha scritto una lettera al vescovo Lambiasi sull'argomento.
"Eccellenza Reverendissima,
inoltro la presente a nome mio ed a nome di tutti quei santarcangiolesi che, più o meno assidui frequentatori della parrocchia, sono in animo loro ferventi cattolici.
Come Ella sicuramente saprà da alcuni giorni si rincorrono le voci della vendita della Chiesa del Suffragio alla amministrazione comunale o a privati e ciò ha turbato non poco le nostre coscienze. Il solo pensiero della trasformazione di un luogo di culto molto caro alla collettività, in un edificio laico ha portato il malumore in molti concittadini e non solo. Molti di noi hanno dato l’ultimo saluto ai propri cari estinti in quella Chiesa, la stessa molto cara al compianto don Pietro Ceccarini Cappellano dell’ospedale che mai aveva mancato di portare la parola di Dio e l’ultima benedizione ai malati.
Sua Eccellenza vorrà perdonarmi se mi permetto di paragonare una simile trasformazione del luogo di culto a quanto commesso da iconoclasti della guisa di Napoleone Bonaparte o Enrico VIII. Non ritengo poi si possa pensare di riportare la fede cristiana nei cuori e negli animi della gente se poi si chiudono Chiese importanti come quella del Suffragio per farle diventare semplici edifici fatti solo di calce e mattoni.
Ci si chiede inoltre come mai Il Vaticano, il più grande impero immobiliare mondiale, sia capace di spendere centinaia di milioni per dei palazzi a Londra e possa mai permettersi di cancellare dei simboli così fortemente sentiti come la “nostra” chiesa del Suffragio per pochi denari.
Scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi, ovvero “Noli miscere sacra prophanis” recita un vecchio detto medioevale e di Santi in quella chiesa ne abbiamo tanti, in primis Santa Rita protettrice dei casi disperati, proprio come questo.
La comunità auspica un intervento di Sua Eccellenza al fine di poter dirimere la questione".