E’ il periodo della ‘processionaria’ e aumentano le segnalazioni dei cittadini che scorgono la presenza di questo bruco dal pelo urticante le cui sacche (i nidi) costruiti sulle chiome di pini e cedri sono più visibili per le maggiori dimensioni. Così come a terra, con le note ‘processioni’. L’inverno mite, con temperature al di sopra della media, ha anticipato la presenza delle sacche che sono anche di dimensioni maggiori. Il bruco è pericoloso per la salute umana e per gli animali: i soggetti più vulnerabili sono i bambini, per la loro innata curiosità; i cani perché annusando il terreno possono venire a contatto con i peli urticanti. Da qui la possibilità di dermatiti, edemi, pruriti e bruciori, vescicole e bolle, che richiedono le cure del medico.
“Monitoriamo e interveniamo – dice l’Assessore all’Ambiente Nicola Schivardi – su un fenomeno che quest’anno si presenta con maggiore evidenza. Per essere efficaci nel contrasto, va associata una attenzione anche da parte dei privati. Ci sono precise ordinanze da rispettare e i proprietari di piante infestate è necessario intervengano per ridurre i rischi della salute pubblica. In questo periodo è importante fare molta attenzione alla presenza delle larve nelle zone frequentate da bambini e animali”.
Insieme a Geat, il Comune di Misano ha iniziato nei tempi previsti le operazioni di prevenzione scorso nei siti più sensibili.