Andrea Gnassi ha detto testualmente che si è trattato di una “grande rapina”. Il sindaco di Rimini era una furia questa mattina alla notizia del congelamento dei 18 milioni di euro che sarebbero serviti per la riqualificazioni di Rimini Nord attraverso il Bando Periferie. Sotto accusa il governo di Movimento 5 Stelle e Lega. “Ci hanno rapinato del nostro futuro – ha proseguito il primo cittadino - Un futuro che abbiamo progettato, su cui abbiamo speso tempo e fatica”. Pronte le azioni di rivalsa: un ricorso al Consiglio di Stato e soprattutto la minaccia di non girare più allo Stato per due anni gli ingressi dell’Imu, la tassa sulla prima casa.
A rispondergli, a stretto giro di tempo, è stato proprio il senatore riminese pentastellato Marco Croatti: “È finita l’epoca dei finanziamenti a pioggia con cui il Pd distribuiva soldi dei contribuenti senza un minimo di progettualità ed efficienza. Negli ultimi anni le casse degli Enti locali sono state prosciugate, costringendoli a tagliare i servizi essenziali per i cittadini, con il solo scopo di drenare risorse nelle mani del Governo per attuare interventi spot senza ottenere alcun risultato tangibile. Negli anni a guida Pd gli investimenti della pubblica amministrazione sono crollati di oltre il 30%, causando un grave danno all'economia del Paese. Con un nostro emendamento nel Decreto Milleproroghe abbiamo liberato un miliardo per gli investimenti dei comuni, invertendo la rotta rispetto ai disastri del Pd. I vincoli di bilancio imposti dal Pd in questi anni hanno infatti impedito ai Sindaci di utilizzare gli avanzi di amministrazione accumulati negli esercizi precedenti. È ridicolo che gli attacchi a un provvedimento che ridà finalmente respiro agli Enti locali provengano proprio da chi ha attuato queste scellerate politiche di austerità”.
Ma ci sono tante cose che appaiono strane. Per esempio qualcuno deve spiegarci perché al Senato Renzi e il Pd hanno votato per il blocco al bando. E nella vicina Riccione come avranno fatto a fare un lungomare degno di tale nome?