Si chiama “Food bag” il progetto presentato dall’Amministrazione comunale di Santarcangelo al bando promosso da Atersir (Agenzia Territoriale dell'Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) per il contrasto agli sprechi alimentari. Il progetto “Food bag” si pone l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare nei ristoranti e la produzione dei rifiuti organici, sensibilizzando ristoratori, personale e cittadini a una corretta prevenzione attraverso il consumo a casa dell'avanzo dei pasti ordinati al ristorante, anche per incentivare una buona abitudine quotidiana i cui benefici continueranno anche dopo la fine del progetto.
“Lo spreco di cibo ha un doppio costo ambientale – afferma la vice sindaca e assessora all’Ambiente, Pamela Fussi (nella foto)– perché da una parte fa aumentare la produzione di rifiuti e la necessità di smaltirli, ma dall'altra comprende l’impatto della produzione stessa del cibo, in termini di acqua utilizzata per irrigare e allevare, inquinamento causato dagli allevamenti e dal trasporto delle merci, eccetera: un aspetto al quale siamo meno abituati a pensare. Oltre a ridurre gli sprechi alimentari – conclude la vice sindaca – il progetto ‘Food bag’ è pensato quindi anche per aiutarci a riconoscere il valore del cibo che mettiamo in tavola”.
Con uno stanziamento complessivo di 33.660 euro – di cui 24.000 euro richiesti ad Atersir e i restanti 9.660 a carico del Comune – si prevede di distribuire 12.000 kit “Food bag” (600 a ristorante), formare il personale dei locali, finanziare l’attività di verifica e promozione. La diffusione della “Food bag” prevista dal progetto consentirebbe di prevenire la produzione di rifiuti organici sul territorio di Santarcangelo fino a un massimo di 5,7 tonnellate all’anno.