E’ sostenuta anche da Filippo Zilli (Fratelli d’Italia) la lotta per salvare il capriolo che da un anno e mezzo si trova nel recinto dell’aeroporto di Miramare senza che si sia mai riusciti a catturarlo. La notizia diffusa ieri dal presidente della Provincia Santi che si rende necessario il suo abbattimento per garantire la scurezza dei voli in arrivo e partenza dallo scalo ha scatenato il putiferio tra gli animalisti che si sono subito attivati per cercare di salvare la vita dell’animale. Va detto, ad onor del vero, che da parte della società aereoportuale non esiste alcun accanimento nei confronti del capriolo, ma Enac dispone regole per la sicurezza di fronte alle quali bisogna per forza di cose intefìrvenire. Ora Zilli attraverso un’interrogazione consiliare, criticando il modo di diffondere la notizia da parte di Santi e ringraziando invece l’assessore Sadegholvaad per essersi subito attivato cheide “di non permettere l’abbattimento dell’animale, e dare la possibilità alle associazioni, che ricordo si sono rese disponibili da subito nel soste- nere tutte le spese necessarie per interpellare ed arruolare una squadra di recupero SERIA, per catturare, salvare e trasferire l’animale in un parco naturale”. Purtroppo tutte le proposte delle associazioni sono state cassate dal presidente della provincia, che invece si è speso ed impegnato, e per questo lo abbiamo apprezzato, per risolvere diretta- mente la situazione. A quanto pare però con scarsi risultati, ed un finale tremendo. Ieri sera, le associazioni, grazia anche all’ausilio di FONDAZIONE CETACEA, e del suo Di- rettore Sauro Pari, si sono subito presi i contatti con il CRAS PETTIROSSO di Modena, che si è già occupato in precedenza di recuperi di cerbiatti all’interno di aeroporti, ed han tutta la strumentazione, le capacità e l’esperienza per poter operare in sicurezza nel giro di brevissimo tempo”.
Zilli chiede a Sadegholvaad di impegnarsi nei confronti della cittadinanza e dell’autorità competente per evitare questa mattanza, e permettere alle associazioni ed a tutti i volontari cittadini che vorranno contribuire, di salvare il capriolo.
"Chiedo inoltre - conclude il consigliere di opposizione - tutta la documentazione e le relazioni prodotte dall’esperto nominato dalla provincia in concerto con il management dell’aeroporto, attestante le procedure messe in campo per i falliti tentativi di cattura del capriolo e della decisione quindi di procedere con l’abbattimento. Ricordo a tutti che parliamo di un capriolo di 1 anno e mezzo di vita, entrato nell’aeroporto Fellini per colpa di una falla umana dovuta ad un buco nella recinzione, che non ha, ad oggi, dato alcun tipo di problema o fastidio in termini di sicurezza alle persone ne all’atterraggio e/o decollo dei voli".