Nuove regole in arrivo per i pubblici esercizi. Con ordinanza il Comune di Riccione ha disciplinato fino al 31 luglio, fine dell'emergenza sanitaria come dichiarato dal Dpcm, le modalità con cui i locali pubblici possono organizzare l'intrattenimento serale. Principio cardine è il divieto di assembramento davanti e nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi. I pubblici esercizi, che sono diretti responsabili secondo le norme vigenti sul contenimento della diffusione del Covid-19 di eventuali assembramenti di persone nelle prossimità del locale, non potranno vendere per asporto bevande alcoliche e superalcoliche nelle ore serali. In particolare nell'ordinanza firmata dal sindaco di Riccione, Renata Tosi, è fatto divieto di vendere bevande alcoliche e superalcoliche da asporto, dalle ore 19 alle ore 7 del giorno successivo. Resta invece consentita nel rispetto delle misure di sicurezza attualmente vigenti la consumazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione solo all'interno dei pubblici esercizi in sede fissa, e all'esterno degli stessi nelle aree di concessione esclusivamente con servizio al tavolo. Divieto di detenere e consumare dalle 19 alle 7 bevande alcoliche di qualsiasi gradazione su area pubblica o privata ad uso pubblico compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico su area pubblica o privata ad uso pubblico, salvo esercizi al tavolo dove tali aree siano in concessione.
La soluzione pratica, che molti esercenti hanno già trovato e che è caldamente consigliata dall'amministrazione, è la presenza di un accompagnatore che dopo aver preso la prenotazione accompagni i clienti e li faccia accomodare al tavolo, evitando così che si intrattengano in piedi creando assembramenti.
Quando non è possibile mantenere il distanziamento interpersonale di un metro è previsto l'obbligo della mascherina, come da disposizioni nazionali. L'ordinanza infine prevede per le trasgressioni sugli assembramenti, e sul mancato uso della mascherina nei casi previsti dalla legge, una sanzione amministrativa da 400 per il mancato uso della mascherina e da 400 a 3.000 euro per gli assembramenti sia per gli avventori che per gli esercenti trasgressori. In caso di trasgressione alle norme per il pubblico esercizio è prevista anche la chiusura da 5 a 30 giorni come previsto dalla legge.
"E' di fondamentale importanza seguire le regole come il distanziamento, no agli assembramenti e sì alla mascherina quando si è costretti ad avvicinarsi, per garantire l'intrattenimento quest'estate - ha detto il sindaco Tosi -. L'ordinanza è uno strumento che principalmente tutela i pubblici esercizi che davanti alla legge, secondo le norme regionali e nazionali, sono i diretti responsabili di eventuali capannelli di persone che possono formarsi nelle prossimità dei locali. Abbiamo voluto prevenire in questo modo problematiche almeno fino alla fine dell'emergenza sanitaria che cadrebbero comunque sotto la responsabilità dei gestori. Per la buona riuscita del lavoro quest'estate è necessario adeguare l'intrattenimento alle misure di sicurezza ed ecco perché abbiamo dato la possibilità già da tempo ai locali di estendersi sul suolo pubblico per mettere più clienti possibili a sedere".