Era il 9 marzo del 2018 quando i Capitani Reggenti, Matteo Fiorini ed Enrico Carattoni effettuarono una visita ufficiale a Lampedusa conferendo al dottor Pietro Bartolo - il medico-eroe sulla cui figura si sviluppa il film di Gianfranco Rosi “Fuocoammare” - l’onorificenza di Sant’Agata e un’opera fotografico-editoriale lunga tre metri realizzata dall'artista Gabriele Geminiani dal titolo “Anime salve”.
Dopo Pietro Bartolo è Sergio Mattarella a emozionarsi per l’opera di Gabriele Geminiani in occasione della recente visita a Castelporziano e al Quirinale su invito rivolto - alla delegazione del Kaki Tree Project di Brescia di cui Geminiani è ambasciatore - dallo stesso Presidente della Repubblica italiana.
Parlare di migrazione è spesso difficile quando gli stereotipi contraddistinguono l'informazione. Ecco che allora l'arte, quando viene a sostegno, fa diventare tutto più semplice. Sì, perché può parlare di storie, di uomini, senza ridurre il fenomeno in numeri e flussi.
“Il Presidente Mattarella ha molto gradito il dono tant’è che mi è giunta una lettera di suo pugno dove mi ringrazia - dice Gabriele Geminiani che continua – “Al dott. Bartolo il dono piacque a tal punto che mi telefonò per complimentarsi. Poi “Anime salve” è divenuto uno spettacolo teatrale per la regia di Fabrizio Raggi, con il desiderio di continuare a viaggiare sognando un approdo al Parlamento Europeo di Strasburgo e in altre sedi ad alto valore simbolico”.
Gabriele Geminiani, che è anche l’ideatore del San Marino Montefeltro Green Festival ed ha creato gli Archivi Sostenibili, una collezione permanente di opere d'arte sui temi di sostenibilità e ambiente, conosce bene il valore dell’arte quale strumento di comunicazione: “Attraverso l'arte stiamo portando il messaggio del cambiamento ecologico e sociale fra le persone e in particolare stiamo lavorando con i bambini, che sono un fertile substrato sul quale mettere a dimora il seme della pace e della cura per l’ambiente”.