55 studenti internazionali provenienti da 4 nazioni ( Spagna, Francia, Austria e Turchia), accompagnati dai docenti dell’Ipsia “Alberti” di Rimini (partner del progetto Erasmus) ospiti questa mattina dell’Amministrazione comunale di Rimini. Prima il benvenuto a nome della Città, nella sala del Consiglio comunale, da parte della vicesindaca Chiara Bellini, poi una visita guidata ai monumenti della città, curata dai funzionari culturali e dalle guide messe a disposizione dall’Amministrazione.
Il progetto “Innovative Lab infrastructure for Schools”, ribattezzato “Lab 4 Schools”, si inserisce all’interno del programma Erasmus+ KA229, promosso e finanziato dall'Unione Europea. Tale progetto si occupa di promuovere lo scambio tra 5 scuole secondarie professionali di secondo grado: HTL Weiz (Weiz, Austria), Antalya Mesleki ve Teknik Anadolu Lisesi (Antalya, Turchia), Lycee General et Technologique Voillaume (Parigi, Francia), IES Bernart Guinovart (Algemsí, Spagna) e l’Ipsia Alberti di Rimini per l’Italia. Tutti gli Istituti offrono una formazione professionale con indirizzi simili, che vanno dall’automazione alla meccatronica. Il progetto, di durata biennale, coinvolge docenti e studenti con l’inglese come lingua veicolare.
“Un importante progetto transnazionale – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini -che vede l’Ipsia “Alberti” di Rimini, già ospitato in alcune delle città degli altri istituti europei partecipanti, al centro di uno scambio culturale, tecnico e linguistico di grande valore sia per gli studenti che per i docenti. Per me, che vengo da esperienze di studio e lavoro all’estero, è stata l’occasione per tornare a respirare quel clima di apertura e scambio culturale che dovrebbe sempre caratterizzare l’offerta scolastica dei nostri studenti. L’Ipsia Alberti, tramite la dirigenza ed i docenti, ha portato entusiasmo e dato un segnale importante alla città, dimostrando come sin dalle scuole secondarie sia possibile coniugare il programma scolastico con importanti sperimentazioni europee. Uno stimolo che l’Amministrazione comunale vuole fare suo, rendendosi disponibile anche alle altre scuole riminesi che vogliano partecipare a questo tipo di progetti. Mai come oggi, in tempi di conflitti alle porte di casa, è necessario sentire e promuovere la comune radice europea, lavorando sin dalla scuola per crescere non solo bravi studenti ma anche cittadini cosmopoliti, inclusivi e solidali”.