Recenti episodi verificatisi a Rimini hanno riportato all’attenzione l’insidioso fenomeno delle attività fraudolente commesse da falsi appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza, particolarmente odioso quando i malviventi rivolgono le proprie “mire” criminali verso persone anziane, donne o comunque soggetti deboli della società civile. E’ proprio di ieri mattina una telefonata giunta al numero di pubblica utilità “117” con cui una persona anziana segnalava di aver subito un tentativo di truffa da parte di un malvivente che si era introdotto in casa, qualificandosi quale appartenente alla Guardia di Finanza, in visita – a suo dire - per un controllo sulla genuinità delle banconote da 50 euro. Veniva immediatamente mandata sul posto una pattuglia che, giunta presso l’abitazione del segnalante, verificava che il malvivente, allertato dall’arrivo in casa della moglie del pensionato, si era già dato alla fuga. In particolare, il falso appartenente aveva chiesto all’anziano di esibire tutte le banconote da 50,00 euro in suo possesso, per verificarne la genuinità; dopo averle esaminate, il malfattore asseriva che tre banconote erano false e, pertanto, da sottoporre a sequestro. Solo il rientro in casa della moglie, insospettita dall’atteggiamento del falso appartenente, ed in particolare dalle sue ulteriori richieste di esibire oro e preziosi custoditi in casa, a suo dire, per una fantomatica ricostruzione del patrimonio familiare, metteva il malfattore nella condizione di desistere dal suo intento truffaldino e darsi alla fuga.
Per questi motivi ed al fine di sensibilizzare i cittadini sul fenomeno in argomento, la Guardia di Finanza fa chiarezza su alcuni aspetti:
- i militari della Guardia di Finanza, nello svolgimento delle loro funzioni, devono qualificarsi a mezzo della propria tessera personale di riconoscimento;
- la presentazione di militari della Guardia di Finanza, presso abitazioni private avviene solo in casi limitati (notifiche e/o inviti a presentarsi, esecuzione di ordini dell’Autorità Giudiziaria), giammai per assumere informazioni sensibili sulle condizioni patrimoniali e sulla consistenza dei propri averi custoditi in casa;
- le verifiche ed i controlli fiscali vengono eseguiti solo sulla base di ordini impartiti dai rispettivi Comandanti, sempre compendiati in apposito foglio di servizio, che i militari operanti devono sempre esibire al soggetto interessato;
- non compete ai militari del Corpo la riscossione di somme per la definizione di violazioni;
- nessun appartenente alla Guardia di Finanza è autorizzato a proporre abbonamenti a pubblicazioni di sorta; le sole riviste edite dal Corpo sono “Il Finanziere” e la “Rivista della Guardia di Finanza” che non vengono in alcun modo pubblicizzate e/o proposte al pubblico.
In caso di qualsiasi dubbio, i cittadini e gli esercenti, che ritengano di trovarsi di fronte a falsi appartenenti alla Guardia di Finanza, possono contattare immediatamente il numero di pubblica utilità “117” – attivo 24 ore su 24, per i riscontri del caso e le attivazioni conseguenti.