Il 29 aprile si festeggia nel mondo la Giornata Internazionale della Danza, promossa dall'International Dance Council dell'Unesco. Per celebrare anche a Rimini il Dance Day, le associazioni Movimento Centrale Danza & Teatro, Cambia-Menti Aps e DireUomo-Spazio Ascolto uomini maltrattanti propongono due appuntamenti nell’ambito dell’iniziativa Rimini Città delle Relazioni e all’interno del progetto Genderful - Corpi/Identità, e in collaborazione con Uisp Territoriale Rimini Aps, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio di UPI Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.
Domani alle 18 in piazza Cavour, con la musica dal vivo dei Fresh Tuna, si svolgerà il secondo flash mob di danza, linguaggio universale di tutti i corpi, gli uni accanto agli altri. Quest’anno il filo rosso che guiderà il flash mob è rappresentato dalla parola libertà e l’invito a partecipare è rivolto alle scuole, alle associazioni che promuovono la danza a Rimini e a tutti i cittadini. Come ha detto Martha Graham: A nessuno importa se non sei bravo nella danza. Solo alzati e danza!
Non contano l’età anagrafica, l’etnia, il sesso, l’abilità o il virtuosismo. La danza, vettore di libertà, è racchiusa dentro ciascuno di noi; alcuni scelgono di condividerla con il pubblico, altri preferiscono ballare per sé. Per la Giornata Internazionale della Danza le associazioni promotrici dei due eventi propongono una “negoziazione” delle due scelte per condividere la propria danza, la propria unicità, con tutte le persone presenti nelle due piazze, per comporre una danza di umanità. Non si tratta di fare una esibizione ma di lasciarsi guardare, semplicemente un gesto di umiltà.
Dal 2016, ogni anno Claudio Gasparotto danzatore e coreografo, direttore artistico della Giornata, propone un’azione performativa che vuole essere essenzialmente una scrittura creativa, una forma di poesia, una strategia di comunicazione antica e incredibilmente al passo con la nostra epoca. “Anche se siamo dentro un tempo turbolento, umanamente, spiritualmente, economicamente - spiega - desideriamo celebrare questa speciale Giornata per noi e per la Città, perché la danza è l’unico linguaggio che si possa scrivere e parlare, in questo mondo, senza creare conflitti. La libertà è un diritto, ovviamente nel rispetto delle libertà altrui. La danza ci connette con la nostra saggezza innata e ci ricorda che tutte le informazioni che cerchiamo sono già dentro di noi. La danza, lo ribadiamo, è un linguaggio artistico universale accessibile a tutti, basta decidere di esplorare la propria natura unica per mezzo delle infinite possibilità del movimento. Tutti sono danzatori - bambine e bambini, giovani e adulti, donne e uomini -; danzare è la naturale e gioiosa espressione della vita. Un gesto di saggia follia per dire: libertà”.