Si è svolto giovedì sera presso Podere Lesignano, a San Marino, il secondo Cenacolo della Sostenibilità, una delle tante propaggini operative messe in campo dal San Marino e dal Montefeltro Green Festival in questi oltre 4 anni di attività.
“I Cenacoli della Sostenibilità, rappresentano - come dice Gabriele Geminiani Patron dei 2 festival - la volontà, di dare una ‘casa’ a tutte quelle persone amareggiate dai comportamenti distorti del sistema. Persone che nel dialogo e nel confronto con altre persone simili a loro, si sentano in qualche modo sollevate e indotte a reagire”. “Un esperimento di biochimica umana” come l’ha definito lo stesso Geminiani, che lavora sulle affinità di base di un gruppo di cittadini cresciuto a fianco del festival sui temi dell’ambiente, della giustizia sociale e dell’etica in generale. Un laboratorio che rappresenta a tutti gli effetti, un piccolo tentativo di cambiamento dal basso.
All’interno del format accanto a momenti relazionali, conviviali e formativi, vi è anche uno spazio progettuale, ovvero la facoltà del gruppo di dare vita ad iniziative aperte a tutta la comunità del Montefeltro e oltre. In questo secondo cenacolo si è molto parlato di ambiente in senso naturalistico ed etologico con la presentazione del libro di Riccardo Santolini "Oasi di Torriana e Montebello. Valore ed etica di un territorio".
Santolini, professore di Ecologia presso l’Università di Urbino, si è soffermato sui nuovi equilibri o disquilibri ecosistemici e faunistici, vedasi l’impennata demografica dei cinghiali e in parallelo dei lupi, alla base di cui vi è sempre l’insensata mano dell’uomo. Con il tentativo, spesso altrettanto maldestro e approssimativo, di porvi rimedio.
L’altro tema della serata, quello della raccolta differenziata, introdotto da Mirkare Manzi, co-titolare della ditta sammarinese di raccolta dei rifiuti IAM, Igiene Ambientale Management Srl, ha raccolto molto interesse e smosso un vivace dibattito, in una dinamica costruttiva e mai polemica.
Nella serata è stato ricordato per la prematura scomparsa Alberto Chezzi, persona sensibile e artista geniale, un compagno di viaggio del festival e presente al primo cenacolo.
“Qualcuno in tema di resilienza – conclude Geminiani - aveva redatto un decalogo in soli 4 punti: resistere, studiare, fare rete e per ultimo, rompere le scatole. E i cenacoli al momento incarnano al meglio i primi 3 punti. Per il quarto, si vedrà a tempo debito”.