Dopo anni difficili e complicati come quelli della pandemia, Coriano è tornata ieri in piazza per celebrare la Festa del 1° Maggio con il raduno dei mezzi, la celebrazione della Santa Messa all’aperto e la sfilata dei mezzi lungo la via Garibaldi.
L’occasione per ritrovarsi tutti insieme dando così il via alle tante iniziative previste per la bella stagione nel segno della tradizione rurale, ma anche della ripartenza economica e commerciale che già nel ponte di Pasqua aveva dato i suoi primi importanti segnali.
Non è un caso, a questo proposito, che l’Amministrazione comunale abbia detto no al Challenge Riccione, il cui passaggio a Coriano avrebbe inevitabilmente comportato chiusure al traffico e difficoltà per le tante attività locali (si pensi agli agriturismi, ai bed&breakfast, ai ristoranti) che a fatica hanno superato uno dei momenti più difficili della nostra storia e che sulla primavera e sull’estate ripongono le speranze di una ripresa i cui primi segnali, come detto, si sono già manifestati.
Una Festa, quella del 1° Maggio, che ha restituito forza e vigore alla tradizione rurale del territorio.
“In questi dieci anni – dice il sindaco Domenica Spinelli – insieme alla mia Giunta abbiamo messo in atto politiche che hanno potuto esaltare i sacrifici ed i valori del lavoro. I miei nonni erano contadini in una fase storica in cui alle famiglie numerose non mancava dopo ore di lavoro il piatto in tavola. La legge del contadino dice: un albero non maledice le proprie radici, ma offre la propria chioma al futuro. Sono partita proprio da qui – ha proseguito - nella strada dello sviluppo del territorio e della sua essenza, la ruralità. Le aziende agricole in questo lasso di tempo sono cresciute, sono cambiate e ora sono aziende multidisciplinari. Sono fiera, attraverso gli strumenti urbanistici adottati come la variante appena approvata dal Consiglio comunale di aver contribuito a potenziare l’economia e il reddito favorendo in questi 10 anni anche lo sviluppo turistico delle aziende stesse. La variante appena approvata in Consiglio comunale restituisce centralità proprio alle attività agricole: le misure adottate si prefiggono di perseguire da una parte una più rigorosa regolamentazione degli interventi estranei alla produzione agricola e dall’altra il potenziamento delle prerogative di ammodernamento delle strutture connesse a produzioni agricole. Tre i punti fondamentali. Il primo riguarda le aziende che intendono svilupparsi nella multifunzionalità nel caso della trasformazione del prodotto e vendita diretta, non da meno la filiera agrituristica visto la peculiarità del nostro territorio. Il secondo: le famiglie che cedono l’attività e perdono i requisiti agricoli hanno la possibilità, per chi intende trasferirsi mantenendo l’abitazione di poter regolarizzare da agricola in civile la propria abitazione in modo chiaro e trasparente. Terzo; limitare il residenziale in zone agricole in quanto nella maggior parte dei casi non sono neanche presenti servizi, in particolare la fognatura pubblica. E in questo modo si può evitare l’incremento di agenti inquinanti. Ringrazio – ha concluso il sindaco – il mondo agricolo e tutte le associazioni agricole con cui abbiamo condiviso questo percorso. Il nostro 1° Maggio ha questi significati ben impressi nella storia di Coriano”.