In tanti si sono ritrovati ieri sera in Piazza Roosevelt per l'appuntamento “Light It up the Blue”. Un evento mondiale che, illuminando di blu gli edifici pubblici nel mondo, punta l'attenzione sul delicato argomento dell'autismo. Dal 2007, infatti, le Nazioni Unite hanno eletto il 2 aprile come la giornata mondiale per la consapevolezza di questo disturbo neuropsichico e per non dimenticarsi delle famiglie e delle persone che ogni giorno hanno a che fare con l'autismo.
Il Comune di Cattolica ha risposto presente con Palazzo Mancini e la fontana di Piazza Roosevelt che si sono tinte del colore simbolo di questa campagna di sensibilizzazione. L'Amministrazione Comunale e volontari dell’associazione Omphalos, promotori dell’iniziativa cattolichina, hanno trovato nel tessuto cittadino tanti pronti a sostenerli. Alla particolare illuminazione ha contribuito, grazie alla fornitura di attrezzature elettriche, anche lo shoowroom ACME Lighting di via Caboto. La cantante lirica Daniela Bertozzi ha intonato l'Inno di Mameli in apertura dell'evento, il DJ Mauro Calbi ha intrattenuto i presenti con la sua musica. A tutti è stato offerto del risotto alla marinara a cura di Omphalos. Diverse le attività che hanno contribuito: Cubìa Alimentari di Cattolica, Co.Pac S. di Giovanni in Marignano, la Tenuta del Monsignore del Fratelli Bacchini di San Giovanni in Marignano, l’Associazione Panificatori CNA Cattolica con i Forni Ercoles, Tirincanti, Bossoli, Ruggeri, Taini e Santo Stefano, la “Frutta da Vincenzo” di Cattolica, la Fonolux Marchini di San Giovanni in Magnano, Paolo Muratori di Pesaro per le stoviglie compostabili . Ed ancora la collaborazione dei cuochi-pescatori Walter e Luca Paolucci, i tecnici Paolo e Davide Marchini oltre a tutti i volontari Omphalos autismo&famiglie.
“Vogliamo ringraziane quanti hanno partecipato all'iniziativa – ha commentato il Sindaco Mariano Gennari – e tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla sua realizzazione. Solo grazie ad un buon lavoro di squadra si riesce a far accendere i fari su queste delicate tematiche. L'autismo non è una malattia e non ne esiste un'unica forma. Momenti come quello vissuto ieri sera debbono aiutarci a avvicinarci a queste persone speciali senza paure o pregiudizi. Valorizzare le diversità, al contrario, è il primo passo per iniziare percorsi di interazione ed inclusione”.