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Cronaca 15:38 | 14/02/2020 - Riccione

Il Canile di Riccione vince il premio Coop Alleanza 3.0

Il Canile di Riccione, la cui gestione è stata affidata, con procedura di selezione pubblica, all’Associazione “E l’uomo incontrò il cane - K. Lorenz”, è tra i vincitori del premio “Una Cuccia per Tutti” di Coop Alleanza 3.0, per il sostegno economico delle strutture pubbliche che si occupano di animali domestici. Il progetto che ha raccolto 75 mila euro vedrà l'assegnazione in parti uguali della somma ai 50 vincitori in tutti Italia. Riccione è tra le uniche tre realtà che si è aggiudicata il riconoscimento in Emilia Romagna.  

“Siamo stati individuati da Coop Alleanza 3.0 come associazione meritevole per l'impegno che mettiamo nella gestione del Canile di Riccione ma anche come attività di protezione animali - spiega Massimiliano Lemmo, presidente dell’associazione K. Lorenz -. Con i Servizi Sociali del Comune di Riccione individueremo anche le modalità per dare una mano alle famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico e hanno in casa un animale da affezione. Un esempio di buona amministrazione per le persone e per gli animali domestici”. Il canile di Riccione è una realtà intercomunale del comprensorio Sud e comprende i Comuni di Cattolica, Gemmano, Mondaino, Montecolombo, Montefiore, Montegridolfo, Morciano, Saludecio, San Clemente, San Giovanni e Misano. Abbiamo una capienza per 105 cani attualmente ne ospitiamo 52, di tutte le razze e di tutte le taglie. Abbiamo un servizio di Pronto soccorso felino, perché i gatti vengono curati ma poi rimessi in libertà,  e un servizio di emergenza attivo h24 su tutto il territorio di competenza. Negli ultimi 3 anni i risultati non sono mancati, in totale abbiamo dato in adozione 300 cani e 250 gatti”.

Attualmente sono 7mila i cani in famiglia registrati al Comune di Riccione. 

“In questo momento sono presenti in canile anche animali di razza pregiata ma se dovessi spingere un’adozione proporrei Argo perché è un boxer dolcissimo ma si sta lasciando andare alla tristezza. Vorrei far passare un messaggio importante - conclude Lemmo - oggi i canili non sono più come quelli di una volta. Sono un luogo dove i cani stanno bene, dove le persone possono anche venire a passare un po’ di tempo. I nostri cani vengono portati fuori dai volontari ma anche dai tirocinanti della scuola SIUA. Stanno come  in famiglia. Il ricordo più triste e caro insieme? Placido un segugio entrato ad un anno con le zampe atrofizzate. Placido è morto in canile a 18 anni, nessuno l’ha adottato e noi abbiamo alla sua memoria abbiamo dedicato un giardino”.