Il cartellino dei disabili scivolato dal cruscotto al tappetino della macchina e nonostante da 15 anni tutti sappiano (Polizia municipale compreso) che quel parcheggio del palazzo fosse utilizzato ad una madre con una figlia 30enne invalida al 100% sotto Giudice tutelare, arriva la multa. E’ successo lo scorso luglio. Una signora di Cattolica, conosciuta anche dagli stessi Vigili, prova a spiegare ma quando la multa viene fatta c’è un iter irrisolvibile anche a livello elettronico. L’unica scappatoia è il ricorso che la diretta interessata propone subito in Prefettura. Possibile pagare per una sciocchezza del genere quando sanno tutti che l’auto e quel tesserino sono stati sempre lì? La risposta è arrivata pochi giorni fa, dalla stessa prefettura: ricorso respinto e multa più che triplicata. Da 60 a 190 euro. Ricorso respinto perché l’auto sarebbe dovuta essere intestata alla figlia disabile. Ma come si fa ad intestare un’auto ad un’invalida al 100%?.
La donna, affranta e dispiaciuta, ha deciso di rendere pubblico l’episodio. Questo non le toglierà la multa, ma almeno sarà spunto di riflessione. Visto ed analizzato il caso (6 mesi di tempo per capire quello che è realmente successo) non si poteva per una volta chiudere un occhio e accogliere il ricorso contro la multa?