Il cinema nelle piazze dei quartieri della città per parlare di legalità: il progetto, previsto per luglio 2025, rientra tra le iniziative promosse dal Comune di Rimini in collaborazione con l'Osservatorio sulla criminalità organizzata della Provincia e che si svilupperanno tra l’autunno e la prossima estate e che nasce per promuovere la cultura della legalità attraverso i linguaggi artistici, come il cinema e il teatro. Il programma di interventi è sostenuto attraverso risorse del Ministero dell’interno, pari a 29mila euro, che derivano da un fondo statale ripartito tra gli enti locali per l’adozione di iniziative per la promozione della legalità, con l’obiettivo di realizzare il rafforzamento della democrazia locale.
“Un obiettivo che il Comune di Rimini tradurrà attraverso due progetti in fase di definizione, nell’ambito della collaborazione che ci vede da tempo al fianco dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata della Provincia di Rimini – sottolinea l’assessore alla Legalità Francesco Bragagni – e che avranno come filo conduttore l’arte come strumento per parlare a tutti, in maniera diretta, di legalità e criminalità. Cominceremo già dall’autunno nell’ambito di Anticorpi, la cultura contro le mafie, il festival diffuso nei Comuni della Provincia aderenti all'Osservatorio e che si concluderà con un evento teatrale sul palcoscenico del Galli. La seconda parte del progetto si realizzerà invece la prossima estate, con un programma di serate di cinema all’aperto nei quartieri in collaborazione con la Cineteca comunale che proporrà pellicole che trattano del tema della giustizia, nelle sue diverse e complesse articolazioni. Le proiezioni saranno organizzate in tre piazzette: Santa Giustina, Corpolò e Gaiofana, spazi e aree urbane che negli ultimi anni sono stati e sono tutt’ora coinvolti da interventi di riqualificazione e di potenziamento dei servizi ai cittadini. Una scelta che dunque risponde ad un duplice obiettivo: da una parte stimolare la riflessione sui temi della legalità e della giustizia utilizzando il potere emozionale del cinema e dall’altra coinvolgere in questo progetto di educazione e formazione culturale chi vive nelle aree più decentrate della città, facendo sì che quegli spazi oggi riqualificati siano sempre più vissuti anche in modi nuovi, assolvendo così al ruolo di luogo di incontro e di condivisione delle comunità”.