Il Comune di Riccione ha vinto tre ricorsi al Tar relativi alle cause di impugnazione della delibera di Giunta con cui si negava l’approvazione del PUA (piano urbanistico attuativo) relativo ai comparti di via Veneto e San Lorenzo. Si tratta di ricorsi presentati da tutti proprietari terreni e i tecnici dei relativi progetti di aree libere e agricole, a San Lorenzo e prospicienti via Veneto. Il Tar in tre sentenze distinte ha stabilito che i ricorsi sono inammissibili e comunque infondati. Con le sentenza di fatto si blocca l'espansione urbanistica con relativo consumo di suolo extraurbano così come previsto anche dalle norme regionali. I progetti bocciati dalla Giunta comunale di Riccione erano relativi alla costruzione di centinaia di appartamenti in terreni liberi che l’amministrazione precedente alla Giunta del sindaco Renata Tosi, aveva con i POC (piano operativo comunale che stabiliva dove, come e quanto si poteva intervenire nella trasformazione, del territorio sia nelle aree urbane che nelle aree agricole) reso di fatto edificabili rendendo possibile quindi la presentazione da parte dei proprietari di piani particolareggiati per costruire. Secondo il Comune di Riccione - tesi fatta propria quindi dal Tar - i ricorsi erano da considerarsi inammissibili perché azione tardiva e infondati per tutti i motivi articolati, compresi quelli tecnici. Per il Comune di Riccione nei ricorsi si ravvisava la carenza di “legittimazione attiva in capo ai ricorrenti” per quanto riguarda i progettisti perché appunto non proprietari; mentre per quanto riguarda il ricorso dei proprietari, tra le altre motivazioni tecniche, non era stata acquisita per tutti la piena titolarità di alcune particelle.
Cronaca
20:05 - Romagna