Non è vero che l'abito non fa il monaco. Anzi spesso è il contrario. Ed è stato l'abito, o per meglio dire l'abbigliamento, che ha "fregato" due ladri, che in pochi giorni avevano preso d'assalto lo stesso esercizio commerciale, allo scopo di compiere non uno, ma bensì due furti. Sono un ragazzo 23enne di origine sudamericana, accompagnato da una donna 22enne di nazionalità ucraina. Entrambi arrestati dai Carabinieri martedì 28 maggio, all'ora di pranzo, a seguito di un furto compiuto in una profumeria di via Carpignola a Cattolica. Ma il giovane 23enne ora è pure indagato anche per un secondo furto, avvenuto due giorni prima, proprio a danno della stessa attività. I commessi ieri lo hanno riconosciuto dai vestiti indossati, gli stessi abiti che portava durante il primo "prelievo". Quindi lo hanno tenuto costantemente d'occhio, mentre assieme alla complice prelevava creme solari, detergenti intimi, profumi e altre confezioni dagli scaffali, occultandoli all'interno di uno zaino a borsa. Come era già avvenuto in precedenza, la coppia è uscita alla chetichella senza pagare il dovuto. Ma il personale dell'esercizio, nel frattempo aveva chiamato i Carabinieri. Al momento del fermo da parte dei militari, l due hanno rimesso il bottino a posto. Valore del colpo circa 500 euro. La pattuglia intervenuta ha provveduto anche al recupero delle immagini delle telecamere di videosorveglianza per le indagini del caso. L’arresto dei due questa mattina è stato convalidato in Tribunale: difesi dagli avvocati Nicolò Durzi e Jennifer Livi, saranno processati il 19 giugno. Da oggi in poi il giudice li ha rimessi in libertà, dopo l’arresto, senza l’applicazione di misure restrittive. Il proverbio dice che non c'è il due senza il tre. Ci riproveranno? Forse. Magari cambiandosi d'abito.