“La sindaca di Riccione e i piccoli baroni locali che la controllano politicamente misurano tutto in poltrone, l’unità di misura della loro azione amministrativa, ecco perché l’unica preoccupazione in questi mesi di mandato ha rappresentato proprio la divisione del potere in città; non i problemi della città e dei cittadini che sono rimasti senza risposta.
La gestione del potere in città è opaca, con scelte e decisioni da cui il nostro gruppo è stato completamente escluso, che non condividiamo, di cui non vogliamo essere complici e la cui responsabilità politica, deve essere chiaro, non può essere imputabile in alcun modo al M5S. Ecco perché abbiamo deciso di uscire da un progetto politico che non è quello che i cittadini di Riccione hanno votato. Sono proprio i tantissimi cittadini e imprenditori delusi e arrabbiati ad averci chiesto di non appoggiare ulteriormente un'amministrazione che in due anni non solo non ha fatto nulla di quanto condiviso nel programma elettorale ma addirittura è stata capace di fare peggio rispetto al passato: da due anni manca completamente una strategia turistica, la politica degli eventi, che si doveva cambiare, è stata al contrario ancora più costosa e fallimentare, nessun risultato sul decoro, sul verde pubblico e sulla qualità urbana, non c’è dialogo e le scelta compiute sono calate dall’alto senza confronto, come ad esempio l’aumento della tassa di soggiorno; inoltre questa giunta ha dimostrato una inaccettabile incapacità di comunicare anche verso l’esterno, un problema enorme per una città a vocazione turistica.
Ed è proprio per placare il dissenso del gruppo 5 stelle che, così come ha ammesso proprio la sindaca Angelini, ci sono stati offerti incarichi in partecipate, altro che narrazione ipocrita “io non sforno poltrone” sventolata qualche giorno fa dalla prima cittadina per attaccarci in modo scomposto. Non siamo in vendita, non vogliamo poltrone, misuriamo la politica in base ai progetti e ai risultati per i cittadini e per le imprese del territorio; un approccio inviso a questa amministrazione come hanno ben compreso i cittadini riccionesi.
Gli attacchi al M5S sono soltanto pretesti per tentare di mascherare un fallimento politico totale e una gestione del potere inaccettabile ad appannaggio di amici e soliti noti.
Siamo preoccupati per il futuro di Riccione e continueremo ad agire e ad impegnarci dall'opposizione, non contro la sindaca Angelini, ma nell’interesse dei cittadini riccionesi.”
Marco Croatti, senatore e coordinatore regionale.
Gabriele Lanzi coordinatore regionale.
Mariano Gennari coordinatore provinciale