Erano circa le 12,30 di questa mattina, quando il salvataggio Lorenzo Zurico del Dolce Vita Beach Club 13 di Viserba è stato richiamato dallo sbracciarsi di alcune persone in acqua a circa 40 metri dalla riva. Il bravo salvataggio ha subito avvertito per radio i colleghi. Jacopo Manduchi e Mattia Andelmi con il veterano Alberto Pazzaglia Betobahia, si sono precipitati sul posto per soccorrere una signora polacca di 34 anni gravemente infortunata. Ma il gruppo di salvamento e di appoggio si è completato con l'arrivo di Federico Ara (del bagno 18). Anche lui andato in aiuto dei colleghi coprendo in quel momento le zone rimaste sguarnite dall'opera dei soccorritori.
L'incidente è avvenuto durante un semplice e banale "gioco in acqua". Un gruppo di amiche stavano esercitandosi a pallavolo, a circa 40 metri dalla terraferma, ma un balzo scomposto della sfortunata vittima dell'incidente con caduta, ha fatto sì che il peso del corpo si sia distribuito malamente solo lungo un arto. Questo movimento errato ha provocato una distorsione totale del ginocchio con immediato forte dolore. Alla turista è stato subito prestato soccorso dalle compagne di gioco e dal Team di Salvamento del bagno Dolce Vita Beach Club 13. Come da protocollo l'accaduto è stato segnalato alla Capitaneria di Porto. L'infortunata è stata soccorsa in acqua dal Team di Salvamento, ed issata sulla sedia acquatica per disabili, quindi trasportata in un luogo sicuro e ombreggiato sulla riva, a fianco della torretta di salvamento. E' intervenuto nella circostanza anche un medico, che si trova al bagno 17 in vacanza per le prime cure del caso. All'arrivo del personale in mare, le condizioni della "giocatrice" sono apparse subito gravi. Il dolore si presentava molto forte e la gamba evidenziava una forte è grave distorsione del ginocchio e delle articolazioni. L'arrivo del personale del 118 ha posto fine al pregevole lavoro del Team di Salvamento. L'infortunata è stata avviata alle successive cure dell'Ospedale di Rimini.
Nella foto da sinistra Jacopo Manduchi. Lorenzo Zurigo. Mattia Anselmi e il veterano Alberto Pazzaglia Betobahia