Oggi il Vescovo di Rimini si è recato da solo presso il cimitero monumentale di Rimini per un momento di raccoglimento, di preghiera e benedizione. Successivamente, mons. Francesco Lambiasi, sempre nel rispetto delle norme sanitarie, si è recato al Santuario Madonna della Misericordia (S. Chiara), a Rimini.
Nella preghiera personale, mons. Lambiasi ha affidato a Maria, Madre della Misericordia, la salute di don Alessio Alasia, parroco di San Martino di Riccione, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “Infermi” di Rimini; di tutto il presbiterio riminese; della città di Rimini e dell’intera Diocesi.
La preghiera del Vescovo proseguirà sempre stasera alle ore 20, dopo il suono delle campane, con l’Ave Maria.
Il Santuario di Santa Chiara è noto anche per il miracolo che ha ospitato. L’12 maggio 1850 tre donne, entrate al Santuario per una breve visita alla “Madre di Misericordia”, sono colpite da un fenomeno straordinario: gli occhi della Sacra Immagine (dipinto del pittore Giuseppe Soleri Brancaleoni) si alzano sino a scomparire sotto le palpebre, per poi tornare ad abbassarsi e guardare dolcemente verso di lei. Il miracolo si ripete, ad intervalli, per otto mesi consecutivi suscitando cambiamenti di vita e conversioni profonde nei fedeli che numerosissimi accorrono a pregarla. L’allora Vescovo di Rimini, Monsignor Salvatore Leziroli, sollecitato anche da Papa Pio IX, per dare al fatto un’inconfutabile certezza storica, ordina un regolare processo. Fecero la loro deposizione Cardinali, Vescovi, uomini illustri per scienza e comuni fedeli: tutti concordemente asseriscono la realtà del prodigio. L’anno successivo la Madonna della Misericordia fu allora aggiunta ai Santi patroni della Città e della Diocesi di Rimini.