"Su intervento di capitozzatura e devastante potatura delle piante nell’area ex Centro di Quartiere delle Celle, che come WWF abbiamo segnalato ai media già a S. Stefano, prendiamo atto con molto piacere della nota di ieri del Comune di Rimini che ha escluso ogni coinvolgimento suo e di Anthea, e l’intenzione di procedere con le dovute sanzioni contro i responsabili. Ma nel comunicato di Martedi scorso come WWF avevamo scritto già di non credere ad una responsabilità del Comune, come qualche residente aveva ipotizzato, visto che l’area era ritenuta pubblica e in parte di proprietà comunale. Come non ritenevamo credibile un coinvolgimento di Coop, che sappiamo abitualmente sensibile ai temi ambientali, per la semplice presenza di un supermercato Coop nell’area".
Con queste parole Antonio Brandi, vicepresidente del locale WWF, torna sulla questione tanto cara a parecchi residenti e relativa al massacro di alberi nella zona.
"Tuttavia - prosegue - ribadiamo con forza che l’intervento sugli aceri che da decenni abbellivano l’area su Via dell’Edera, Via Redipuglia e tutta la struttura è stato davvero devastante, con capitozzature ripetute e tagli pesanti su tutte le branche laterali degli alberi, in violazione plateale a nostro avviso delle norme del Regolamento del verde che vieta espressamente capitozzature e taglio di rami oltre i 10 cm di spessore. Oltre ad abbellire tutta l’area, questi alberi offrivano in estate ombra e frescura contro il caldo ma anche ossigeno e aria pulita per gran parte dell’anno, abbattendo inquinanti e polveri sottili. Contribuivano così in modo prezioso alla qualità della vita e della salute per i residenti e tutti i fruitori del centro commerciale e dei parcheggi. Appunto i parcheggi. Rispondiamo cosi anche ad un cittadino – chiamiamolo Giovanni - che ci ha giustificato la potatura con il timore di caduta di rami sulle auto parcheggiate. Gli aceri non erano mai stati potati e le loro chiome parevano intatte e sane. Ma se qualche ramo fosse malato, perché tagliarli tutti allo stesso modo? E perché un taglio generalizzato e cosi pesante? Si sarebbe dovuto intervenire allora in modo selettivo e nel rispetto rigoroso delle norme del Regolamento del Verde, garantendo insieme la sicurezza ed i benefici che gli alberi offrivano per la salute e la qualità della vita dei cittadini, oltre alla funzione estetica che avevano per tutta l’area.
Per questo - si prosegue - come WWF siamo subito intervenuti con una comunicazione all’URP del Comune e la denuncia ai CCFF e richiesta di intervento urgente. Ottima poi l’intenzione del Comune di procedere contro le violazioni alle norme del Regolamento Verde. Ma gli abusi o gli errori nella gestione del verde privato, perché di errori e non conoscenza delle regole spesso si tratta, sono moltissimi e diffusi su tutto il territorio comunale, ben oltre i 25 casi sanzionati dagli Uffici, in parte dietro segnalazione delle ass.ni ambientaliste. Ribadiamo perciò la necessità e l’urgenza che il Comune attui, oltre alle sanzioni, una diffusa e ripetuta campagna di informazione e sensibilizzazione in merito, rivolta ai cittadini ma anche alle ditte di potatura piante ed agli amministratori di condomini. Come questo caso ha dimostrato, l’informazione su importanza degli alberi e sulle norme da rispettare specie con gli effetti del cambio clima dovrebbe esserci già, ma nulla deve essere dato per scontato".