Approvata la legge delega che istituisce l'assegno universale per i figli a carico. Un credito d’imposta o assegno mensile che andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti e partite Iva, adesso esclusi da gran parte dei sostegni per i figli e che sostituirà bonus, detrazioni per i figli a carico e l’assegno familiare. Lo sottolinea l'osservatorio dello Sportello Famiglia delle ACLI di Rimini. «Abbiamo molti genitori in difficoltà che si rivolgono ai nostri servizi in questo periodo, lamentando forti indigenze, pertanto ci auguriamo che il governo porti un po’ di ossigeno alle famiglie con queste nuove risorse», afferma l’avvocato Emanuele Magnani, responsabile dello Sportello.
La grande novità è che l'assegno unico è previsto per tutte le famiglie a prescindere dal reddito, che siano dipendenti, autonomi o disoccupati. Infatti i genitori riceveranno ogni mese un contributo che va da un minimo di 50 euro a un massimo di 250 euro, per ciascun figlio a carico a partire dal settimo mese di gravidanza della madre fino al diciottesimo anno di età del figlio. Sono previste maggiorazioni per i figli successivi al secondo, per le madri con meno di 21 anni e per i figli disabili (30-50%).
«È necessario attendere i decreti attuativi entro il termine di 90 giorni», spiega Magnani. Infatti, per individuare precisamente i beneficiari e gli importi, che seguiranno certamente i modelli ISEE, bisognerà attendere successivi decreti del governo che dovrà reperire le risorse utili a garantire quanto previsto.
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