Circa settecento persone (turisti e residenti, anche stranieri) hanno partecipato alla serata “In preghiera per la pace”. Una voce che si è alzata dal Belvedere di piazzale Kennedy al bagno 28 “dribblando” anche la musica dei locali e dei chiringuito, una invocazione forte e chiara perché si fermino le guerre e tacciano le armi in Terra Santa e in Siria, in Iraq ma anche nello Yemen, in Etiopia e in Birmania, e in tutti i luoghi attraversati dalla violenza.
La serata, organizzata dalle aggregazioni laicali della Diocesi di Rimini, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale sociale, è nata dal pensiero degli oltre 500 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina e dai continui appelli alla pace di papa Francesco.
“Da un luogo di relax, svago e divertimento come la spiaggia di Rimini abbiamo inteso sensibilizzare su un bene così prezioso come la pace ed elevare per questo una preghiera a Dio” ha detto il presidente di Azione cattolica Manuel Mussoni.
Sul Belvedere si sono consumati i primi due gesti, guidati dal Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi: lo scambio della pace e l’accensione delle candele dalla Lampada di Betlemme. Si tratta della lampada ad olio che arde perennemente nella Chiesa della Natività a Betlemme, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della terra. A dicembre ogni anno da quella fiamma ne vengono accese altre e diffuse sul pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli.
Il corteo con le fiaccole accese è sceso poi in spiaggia, tra il bagno 28 e il bagno 28 A, in quattro tappe durante le quali sono state lette altrettante intenzioni di preghiera da Mario Galasso (Caritas diocesana), Viviana Gessaga (comunità Papa Giovanni XXIII), Alessandra Cetro (scout), Barbara e Daniele Busignani Rinnovamento nello Spirito Santo).
Intenzione per la pace in Ucraina, dunque, ma anche per le guerre dimenticate, per la pace in famiglia, e nella società. “Preghiamo perché alle logiche di profitto, lotta e sopraffazione si sostituisca una cultura che nasca dalla gratuità di rapporti trasmessaci dal Vangelo”.
Il momento di preghiera si è chiuso proprio in riva tra il Bagno 28 e bagno 28/A con un gesto simbolico. Alla lettura del vangelo di san Giovanni (20,19-31), letto dal diacono Mauro Vanni (presidente cooperativa bagnini Rimini sud), e commentato dal Vescovo Nicolò, tutti i presenti si sono tolti scarpe e sandali, come richiesto nel brano biblico del roveto ardente.
“È stato un bel momento di preghiera, semplice e partecipato. – il commento del Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi – Ringrazio le Aggregazioni laicali per averlo promosso e organizzato. Una serata perfettamente intonata alla cornice nella quale si è svolta, come se i turisti se la aspettassero. Anche in vacanza non ci si può dimenticare di tragedie come la guerra. E il desiderio di pace abita nel cuore di tutti. Tutti desiderano la pace e hanno gradito la preghiera che si è elevata dalla spiaggia di Rimini”.
foto Riccardo Ghinelli
Cronaca
16:19 - Romagna