Cronaca 14:17 | 04/02/2025 - Rimini

Insulti razzisti durante una partita di basket femminile. Una mamma urla "scimmia" a una giocatrice avversaria

Un brutto, anzi bruttissimo episodio umano e sportivo. Con immagini e suoni che stanno facendo, come spesso accade in questi casi, il tuor della rete e delle chat. Si parla ancora di razzismo. Il fatto è accaduto durante la partita di basket femminile, categoria Under 19, tra le squadre di Happy Basket Rimini e Nuova Virtus Cesena, lunedì sera alla palestra Carim. La ragazza presa di mira, una giocatrice locale di 17 anni, che da una persona presente tra il pubblico, all'interno dell'impianto sportivo, si è sentita più volte apostrofare con l'appellativo di "scimmia" e poi ancora: "non ti vergogni?" A urlare gli insulti una mamma di giocatrici ospiti, che trasmetteva anche la partita in una sorta di direttta sulla piattaforma Facebook. Ovviamente nell'attimo in cui la stessa si è accorta di essere andata sopra le righe, la signora ha cancellato il video. Ma alcune persone, sempre collegate in rete, sono riuscite a scaricare il filmato e farlo girare in varie chat su WhatsApp. La ragazza insultata, dal campo ha cercato di "beccare" chi la offendesse dalla tribuna. Poi ha lasciato il terreno di gioco. E' stata la mamma di una giocatrice della Nuova Virtus (formazione ospite) e i dirigenti della compagine locale che hanno evitato un contatto fisico, che non sarebbe stato opportuno tra le parti in causa. La giocatrice di Rimini da regolamento è stata espulsa. La partita ultimata, con la vittoria ospite, ma questo diventa un particolare secondario, rispetto al brutto fatto accaduto. A questo punto la società di Rimini presenterà una regolare denuncia alle forze dell'ordine, per i reati che potranno essere ascritti. La Nuova Virtus Cesena, società avversaria ha inviato uno scritto di scuse a Giampaolo Piomboni, presidente del sodalizio locale, dove si legge:

“Egregio Presidente e Spett.le Società Happy Basket Rimini, La Nuova Virtus Cesena desidera esprimere le più sincere scuse e si dissocia per il comportamento inqualificabile e offensivo di un genitore non tesserato, avvenuto lunedì 3 febbraio durante l’incontro Under 19 Happy Basket Rimini-NVC. Vi chiediamo scusa e speriamo che, un fatto così grave, non possa ledere i rapporti tra le nostre società".

Seguono firme. Ora il tutto passerà ad altre mani e ad altre valutazioni. Saranno la giustizia sportiva e quella ordinaria a dire e fare il resto. Alla base di tutto rimane il fatto che nel 2025 in un settore sportivo come quello giovanile, dove l'educazione e il rispetto dovrebbero essere la disciplina principale, i genitori a volte si comportano peggio dei figli. Questo certamente non è un bene. Per nessuno!

 

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