Si è svolta questa mattina (martedì 3 ottobre) la conferenza stampa per l’avvio dell'iter per l’ingresso della Cipolla dell’Acqua tra i Presìdi Slow Food, l’associazione internazionale no profit che mette in rete il patrimonio agroalimentare con l’obiettivo di tutelare materie prime e prodotti tipici, tramandare tecniche di produzione e mestieri.
Ad aprire la conferenza stampa, l’assessora alle Attività economiche, Angela Garattoni che ha sottolineato l’importanza di percorsi di riscoperta e valorizzazione dei prodotti che da un lato preservano la memoria delle tradizioni e dall’altro potenziano la rete dell’eccellenza enograstronomica di Santarcangelo con proposte attrattive e di qualità. La storia recente della cipolla dell'acqua sta vedendo un’interessante partecipazione di giovani produttori che riscoprendo tradizioni e antichi mestieri intendono di investire nel territorio, fare ricerca sulle tipicità e su prodotti unici ed originali.
A seguire, l’assessore alla Pianificazione urbanistica Filippo Sacchetti ha sottolineato come in questi anni l’Amministrazione stia cercando di dare sempre più valore alla produzione agricola tra tradizione, innovazione e culture d’eccellenza, progettando percorsi che danno la possibilità alle aziende di poter crescere. A partire dalla cipolla dell’acqua, ci sono oggi le condizioni per poter configurare un vero e proprio distretto del cibo di qualità, una filiera enogastronomica autentica in grado di creare valore aggiunto in termini di prodotto e di identità.
Giorgio Ricci, vice direttore di Coldiretti, ha descritto nel dettaglio il disciplinare del marchio De.Co. e rimarcato l’importanza di una produzione di nicchia ma in grado di dare comunque garanzie agli agricoltori attraverso, ad esempio, accordi con i ristoratori, mentre Fabio Polidori dell’azienda agricola Poli Hops ha spiegato le modalità pratiche di coltivazione della cipolla, ma anche le criticità legate alla sua tutela.
Raffaella Ponzio, in rappresentanza di Slow Food ha invece illustrato nel dettaglio la filosofia alla base dei Presìdi. Si tratta di progetti che partono a livello locale, dal basso e che funzionano quando c'è una comunità che ci crede, dall’Amministrazione comunale agli agricoltori, ai cuochi, ma soprattutto quando il prodotto è riscoperto anche nell’uso quotidiano delle famiglie locali e nelle mense scolastiche. Un consumo e una produzione autentica, che diventa anche elemento di benessere. L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di bambini obesi: questo significa che è necessario tornare a una corretta alimentazione, materie prime sane e genuine, e in questo senso i Presìdi Slow Food diventano uno strumento per promuovere l’uso quotidiano di prodotti di qualità e del territorio.
Dopo aver ripercorso brevemente la storia che lo ha condotto a riscoprire la cipolla dell'acqua, il cuoco ambasciatore Massimiliano Mussoni (La Sangiovesa) ha confermato la necessità di creare una filiera tra agricoltori e ristoratori: spetta a questi ultimi il compito di valorizzare e sostenere la produzione della cipolla dell’acqua, diffondendo anche con iniziative – come quella in programma questa sera all’osteria di piazza Balacchi – informazioni sulla qualità nutrizionale e sulla possibilità di conservazione del prodotto.
In conferenza stampa è poi intervenuto in collegamento l’assessore all’Agricoltura e all’agroalimentare della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, che ha ringraziato tutti i protagonisti di questo percorso che rappresenta a pieno l’idea del futuro dell’agroalimentare in Emilia-Romagna. Se è vero che la Regione è considerata il cuore pulsante dell’agroalimentare del Paese, l’obiettivo per il futuro è quello di puntare sempre più alla qualità: del prodotto, del lavoro che vi sta dietro e dell’ambiente. Le filiere, ha concluso l’assessore Mammi, dovranno infatti essere sempre più eque e sostenibili.
Remo Vigorelli di Blu Nautilus ha infine illustrato il percorso di valorizzazione della cipolla dell’acqua in occasione delle tradizionali manifestazioni di Santarcangelo. Tra le più importanti, da otto anni in occasione della Fiera di San Michele “La Cipolla nel piatto” mette al centro dei menù dei ristoranti la “bionda di Santarcangelo”, con un numero di aderenti in crescita. Nel corso degli anni sono state numerose le iniziative ideate con l’obiettivo da un lato di far conoscere il prodotto ai ristoranti del territorio e dall’altro di promuoverne il consumo tra i cittadini. Iniziative che proseguiranno sicuramente in futuro, anche grazie alla nuova rete di comunità creata intorno al Presidio Slow Food.