Da tutti i territori della Romagna la CISL ha partecipato alla manifestazione organizzata da CGIL CISL e UIL a Roma in piazza San Giovanni, per dire basta ai fascismi e agli attacchi violenti, subiti anche da alcune sedi e dirigenti sindacali.
“Dalla Romagna abbiamo partecipato convintamente alla manifestazione di oggi- afferma il segretario generale Francesco Marinelli- perché vogliamo dimostrare che non ci faremo intimorire da chi semina violenza e cerca di destabilizzare l’ordine pubblico. Il clima di odio che negli ultimi giorni si è venuto a creare nel Paese non è proficuo per la ripresa sociale ed economica che invece ci auguriamo. Fortunatamente anche in Romagna, i controlli della certificazione verde non hanno portato disagi al prosieguo dell’attività lavorativa o tensioni tra i lavoratori e ci auguriamo che con il passare dei giorni la procedura diventi sempre più agevole. Tutte le nostre energie devono essere dedicate alla lotta della pandemia e siamo sulla buona strada per evitare le chiusure degli scorsi anni, che sarebbero deleterie per la tenuta sociale ed economica della nostra comunità. Gli attacchi al mondo del lavoro sono il vero attacco alla democrazia- sottolinea il segretario CISL Romagna- perché la nostra azione è costantemente alla ricerca del bene per i lavoratori. Ad esempio è proprio notizia di ieri che nella bozza del Decreto Legge fiscale è stata ripristinata l'indennità di quarantena, che sarà coperta economicamente e in maniera retroattiva per tutto il 2021. Questo è un obiettivo raggiunto anche grazie alla protesta dei sindacati che da subito hanno sottolineato al Governo quanto fosse ingiusto tale provvedimento”.
Quindi il periodo che i lavoratori hanno trascorso in quarantena a causa del Covid, con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva , sarà equiparato a malattia ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento e non è computabile ai fini del periodo di comporto.
“Gli attacchi che anche come sindacati abbiamo subito nelle nostre sedi, ad esempio a Forlì-prosegue Marinelli- sono aberranti e nulla hanno a che fare con la democrazia. Ci auguriamo che abbiamo il minor eco possibile, proprio perché non degni dell’attenzione che cercano. Alla violenza noi- conclude il Segretario generale di CISL Romagna- abbiamo sempre risposto con il dialogo, la partecipazione e la contrattazione e così continueremo a fare, per il bene di tutti i lavoratori. A livello nazionale CGIL CISL e UIL hanno chiesto al Governo alcune modifiche al provvedimento, come la calmierazione dei prezzi dei test. Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno delle modifiche, ma ci auguriamo sempre in un clima di confronto pacifico e dialettico”.