Tra la ventina di Diocesi (da nord a sud) che si sono offerte ad accogliere un piccolo numero di migranti, c’è anche la Diocesi di Rimini, che si è resa disponibile con una comunicazione formale alla Cei per l’accoglienza di due profughi della nave Diciotti. “È un segno semplice, positivo e concreto di comunione da parte della nostra comunità cristiana, – ha detto il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi – una risposta umana e cristiana all’appello di Papa Francesco che, più volte e con passione e tenacia, ha chiesto di «aprire le porte ai nostri fratelli immigrati»”. L’intera operazione sarà coperta integralmente dai fondi 8xMille messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana, e si pone in continuità con un programma consolidato di accoglienza diffusa con cui la Chiesa Italiana, e anche la Diocesi di Rimini, ha accolto negli ultimi tre anni oltre 26mila migranti, spesso in famiglie e parrocchie, con il progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia” e con i corridoi umanitari.
“Le storie che ci stanno raccontando, le sofferenze di queste vite, questi volti, ci interpellano. – commenta il direttore della Caritas Diocesana, Mario Galasso – Chi di noi non sogna un po’ di sollievo, pace e serenità Pensiamo a queste persone, a questi 100 migranti eritrei a quanto hanno già troppo sofferto nel deserto, nelle carceri dei paesi di passaggio e, infine, in mare: abbiamo la responsabilità di fornirgli un punto di approdo dove possano ritrovare la speranza di un futuro possibile".