Questo pomeriggio, dopo la presentazione dell’accordo per il coordinamento delle azioni per la digitalizzazione della Valconca e della Valmarecchia, il presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad e l’assessore regionale al Bilancio e Patrimonio Paolo Calvano hanno fatto il punto sulle criticità, nel territorio provinciale, causate dall’alluvione con i sindaci della Valconca e della Valmarecchia.
Dopo che martedì scorso il Consiglio dei ministri ha adottato i primi provvedimenti, con il decreto-legge che ha previsto i primi stanziamenti e la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi, giudiziari e di altro tipo, il presidente Sadegholvaad ha ritenuto di fondamentale importanza, soprattutto in questa fase di ricognizione delle criticità e di prima conta dei danni, condividere con il livello regionale lo stato della situazione del nostro territorio e coordinarsi da subito tra Regione ed enti locali.
L’assessore Calvano ha così potuto ascoltare, garantendo la massima attenzione della Regione, i resoconti degli amministratori dei Comuni della Valconca e della bassa e alta Valmarecchia, soprattutto di quelli più colpiti, che hanno elencato le principali criticità e sollevato le questioni più pressanti, andando a confermare le risultanze emerse dai sopralluoghi disposti dalla Provincia in questi ultimi giorni (a partire da lunedì scorso, infatti, è partito il giro di ricognizione nei territori della Valconca e della Valmarecchia colpiti dall’alluvione, organizzato con la collaborazione di tutte le amministrazioni comunali coinvolte, e coordinato dai i consiglieri provinciali delegati e sindaci di Misano Adriatico, Fabrizio Piccioni, San Giovanni in Marignano, Daniele Morelli, e Santarcangelo di Romagna, Alice Parma, accompagnati dai tecnici dell’ufficio Viabilità della Provincia di Rimini).
Oltre alle situazioni di estrema criticità segnalate in alcuni Comuni (Sant’Agata Feltria, Casteldelci, San Leo, Montefiore Conca, Montescudo-Montecolombo, Gemmano), i sindaci hanno sottolineato l’esigenza di interventi di messa in sicurezza delle zone montane e collinari, con una manutenzione ordinaria costante e un miglior coordinamento tra le molte strutture che sono oggi deputate a vario titolo alla cura e alla sicurezza del territorio, segnalando in particolare l’esigenza del censimento e della pulizia dei fossi e dei corsi d’acqua. Una richiesta, fatta subito propria dal presidente Sadegholvaad, è quella di differenziare con puntualità le diverse situazioni di emergenza e che quindi nella ‘zona rossa’, nella quale si concentreranno i primi interventi, vengano inclusi tutti quei territori che effettivamente hanno subito gravi danni: è proprio questo che rende importante il lavoro di monitoraggio e il coordinamento tra i vari livelli istituzionali.
L’assessore regionale Calvano ha premesso come sia necessario attendere il testo definitivo del decreto del Governo. In questo senso ha ribadito l’importanza della interlocuzione tra Provincia e Comuni e tra Provincia e Regione affinché i territori colpiti seriamente rientrino nel perimetro dei provvedimenti riconosciuti prioritari dal Governo. Calvano ha espresso l’auspicio che, sulla scorta dell’esperienza acquisita e dei risultati conseguiti nella ricostruzione dopo il terremoto del 2012, il Governo decida per una impostazione analoga. Se per la ricostruzione privata potrebbe risultare ottimale la scelta del credito d'imposta, per la parte pubblica, trattandosi di ripristinare le infrastrutture pubbliche che collegano i territori, ci vorranno ingenti fondi statali, e anche la Regione farà la sua parte. Calvano si farà portavoce delle istanze dei Comuni della provincia di Rimini e ha dato appuntamento al prossimo, imminente, Comitato Istituzionale costituito dalla Regione.