L’Amministrazione comunale ha rinnovato per altri tre anni la convenzione con il Tribunale di Rimini per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. L’intesa prevede che il giudice di pace possa applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità, consistente nella presentazione di attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato. Dal 2013 al 2021 sono 35 le persone, di cui 24 uomini e 11 donne, ad aver svolto lavori socialmente utili in sostituzione della pena comminata dai giudici, con l’impiego in media di 5 persone l’anno. Anche nella nuova convenzione approvata dalla Giunta e valida fino a febbraio 2025 è previsto che i soggetti che ne abbiano fatto richiesta in Tribunale possano svolgere prestazioni non retribuite a favore della collettività, tramite lavori di pubblica utilità in mansioni di animazione o accompagnamento nel servizio trasporto alla Residenza Felice Pullè, di gestione delle merci e piccole attività manuali nei servizi educativi dell’ente o negli uffici del Settore Servizi alla Persona. L’impiego, in questi tipi di servizio, arriva fino ad un massimo di tre mesi per 5 giorni a settimana. L’obiettivo ultimo nello svolgimento di queste attività è la riabilitazione e la crescita delle persone coinvolte sia da un punto di vista professionale che umano.
Cronaca
20:05 - Romagna