“Il governatore Stefano Bonaccini ha annunciato un riconoscimento in media di 1.000 euro a ognuno dei circa 60mila medici, infermieri, operatori socio-sanitari dell’Emilia-Romagna, per premiarli del lavoro che stanno svolgendo nel contrasto all’emergenza Covid 19. Ebbene, ora emani la delibera nella quale sia spiegato quando e a che titolo verranno erogati i mille euro a ciascun operatore sanitario”. È quanto chiede il gruppo Lega E-R, che ribadisce i dubbi sollevati dal sindacato regionale dei medici “Anaao-Assomed”, che mette in guardia sul fatto che “i mille euro non possono essere erogati a titolo di indennità di rischio, la quale andrebbe invece riconosciuta e trattata in sede di Conferenza Stato-Regioni, in modo stabile e permanente. Tant'è che, a tal proposito, le organizzazioni sindacali hanno già provveduto a definire regole di massima decisamente stringenti da inserire nei tavoli di contrattazione aziendale”.
Nel frattempo – aggiungono i leghisti – ci sono giunte segnalazioni di alcune Ausl della Regione che si sarebbero già apprestate in modo unilaterale a versare una somma, benché minima, integrativa dello stipendio già nel mese di aprile.
“Stiamo attraversando una fase in cui urge estrema chiarezza per quelle che saranno le misure di sostegno alle categorie del settore sanitario, duramente esposte e sotto pressione negli ultimi mesi – spiegano Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Michele Facci, Emiliano Occhi, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Matteo Montevecchi, Valentina Stragliati e Simone Pelloni – pertanto chiediamo alla Giunta regionale quale sarà, nel dettaglio, il processo di elargizione del premio in busta paga annunciato da Bonaccini a sostegno degli operatori del settore sanitario”.
“Inoltre – aggiungono nell'atto ispettivo i consiglieri –: l’importo del premio promesso da Bonaccini sarà calcolato solo con riferimenti al numero degli operatori per ogni Ausl o verranno presi in considerazione altri parametri come, ad esempio, il numero di ricoverati delle varie strutture?”