Si allunga l’elenco di turisti delusi ed arrabbiati per l’accoglienza riservata loro a Bellariva. Oggi, via mail, ci scrive una signora che ha scelto questa zona di Rimini per un periodo di 7 giorni. Ecco il suo racconto e le sue impressioni. Ovviamente tutto quello che riportiamo – lo diciamo a beneficio dei più scettici – è confermato e verificato. Abbiamo indirizzi mail o numeri di telefono oltreché generalità complete di chi si rivolge a Geronimo News per esprimere il proprio malcontento.
Ho letto i vostri articoli sull’estate a Bellariva. Purtroppo devo confermare tutto. Degrado, sporcizia, delinquenza, prostituzione sono i termini per raccontare la mia vacanza bellarivese. Ho soggiornato a Bellariva la prima settimana di agosto. Questi sono i miei ricordi:
- Passeggiate in compagnia di prostitute e trans che si offrono già dalle prime ore della sera senza che mai aver visto presidi di polizia locale.
- Ubriachi molesti che bivaccano nei marciapiedi lasciando bottiglie rotte per terra e urinando negli angoli.
- Minimarket che vendono alcol a qualunque ora e anche a minori.
- Spaccio di droghe agli angoli delle strade.
- Nessun presidio di sicurezza, i delinquenti si comportano come se non avessero alcun timore.
- Parcheggio selvaggio. Le moto parcheggiate nel parco e le auto davanti ai carrai.
- Cassonetti esposti in strada, spesso per tenere il posto per parcheggiare.
- Tombini maleodoranti anche in assenza di piogge.
- Alberghi fatiscenti e tanti chiusi.
- -La colonia Murri occupata da poveretti senza tetto.
Davanti alla chiesa di Bellariva, la movida esplode con un concentrato di attività simili a quelle di un quartiere a luci rosse e lontanissime da in luogo di preghiera. I residenti impauriti non osano denunciare.
Cari amministratori, volete che Bellariva mantenga il degrado degno di un quartiere a luci rosse? Che vergogna! Mi spiace tanto perché i bellarivesi non se lo meritano, ma i turisti che possono cambiare lo faranno.
Lalla