Il maltempo non è riuscito a scalfire l’impronta verde che il Montefeltro Green Festival ha impresso sul territorio dell’alta Valmarecchia, già con le sue iniziative estive di avvicinamento al festival.
L’intensa mattinata di sabato scorso a Novafeltria, con i tanti eventi ludici per grandi e piccini e il variegato mercatino della sostenibilità e degli antichi mestieri, è riuscita a lanciare l’evento, mentre i workshop del pomeriggio di sabato e della domenica hanno maturato pensieri importanti per affrontare la transizione ecologica, oramai inderogabile.
Altisonanti i relatori dei vari tavoli nel Teatro Sociale di Novafeltria, fra cui spiccano Diego Florian Direttore di FSC Italia, Fabio Roggiolani ideatore di Ecofuturo Festival, Silvia Grandi del Ministero della Transizione Ecologica, Hubert Bosch dell’opificio Remedia, Giovanni Girolomoni Presidente Gino Girolomoni Cooperative, Mario Pascuccidi Torrefazione Pascucci srl, Luca Martinelli giornalista di Altreconomia, L’essenziale - Internazionale, il Manifesto, Chiara Astolfi Direttrice di Visit Romagna, ecc.
L’evento è stato seguito mediaticamente dai principali canali televisivi e testate del territorio e nazionali. Insomma il giusto riconoscimento per un progetto che nasceva 4 anni fa come San Marino Green Festival, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, ma con il desiderio di mettere radici sull’intero Montefeltro. Ora che queste radici e tanti semi sono stati messi a dimora, gli organizzatori sono già a capitalizzare le neonate relazioni e a pensare alle prossime imminenti iniziative, in quella che è la natura in divenire del progetto: una fucina permanente che rifugge il concetto effimero di festival, aperta al confronto e alla progettualità a 360° nell’ambito della sostenibilità.
In chiusura del festival chiare e ferme le parole degli organizzatori nell’ammonire in senso generale e locale le istituzioni per lo scarso impegno e la poca sensibilità verso i temi del cambiamento. Parole d’elogio ai piccoli e medi imprenditori del Montefeltro che hanno sposato la causa “verde” sin dal suo esordio, considerati a tutti gli effetti compagni di viaggio del Festival. In particolare Banca Malatestiana, un istituto che ha fatto propria la filosofia della sostenibilità da oltre 10 anni, declinandola in maniera concreta in tante piccole azioni gestionali quotidiane, coinvolgendo attivamente i propri dipendenti. Un plauso quindi a questi mecenati dei tempi moderni, senza i quali questo progetto e le tantissime relazioni che ha prodotto, non si sarebbero potuti sviluppare e consolidare.