Da oggi il nostro comune coglie l’opportunità della riforma del terzo settore per iniziare un percorso innovativo e molto importante per tutto il nostro territorio.
Ieri sera il consiglio comunale ha approvato il regolamento sulla co-progettazione tra ente pubblico e terzo settore. In campagna elettorale ci siamo spesi dicendo che avremmo portato avanti la sfida di attuazione della riforma del terzo settore nella nostra città con l’introduzione della co-progettazione.
È una svolta importante per il nostro territorio, da sempre caratterizzato da tante realtà che operano nel sociale e che da decenni collaborano non solo sul territorio comunale ma anche su quello più ampio del distretto di Rimini.
“Con la co-progettazione finalmente superiamo la “logica dell’appalto”, in cui l’ente pubblico seleziona un fornitore tramite una competizione, e introduciamo la co-progettazione, in cui tutti gli attori coinvolti devono leggere i bisogni del territorio e investire risorse per collaborare al benessere delle persone.
Questo è il frutto di una visione di città basata sull’essere comunità, che rimette al centro non solo le persone, ma tutte le reti e le relazioni del tessuto sociale che sono l’infrastruttura abilitante per l’innovazione sociale sul nostro territorio. Alla stregua della nuova statale 16, dei parcheggi, e degli asili nido, la co-progettazione è l’infrastruttura che ci aiuterà a costruire insieme una comunità riminese ancora più attenta, accogliente e accessibile per tutti, nessuno escluso.
Oggi il terzo settore ha davanti a sé un grande sfida: pensarsi come rete territoriale collaborativa in cui ciascuno soggetto vede negli altri una risorsa per completare la propria azione. I tempi sono maturi e anche le realtà del terzo settore lo sono.” (Serena Soldati)
“Questo regolamento è innovativo e porta il nostro Comune su un piano di assoluta contemporaneità e di predisposizione alla collaborazione e al coinvolgimento.
La co-progettazione, prevede che le realtà che si mettono in gioco mettano a disposizione risorse non soltanto economiche, anche le ore di volontariato effettivamente svolte assumono valore e sono reputate una risorsa fondamentale. È un passaggio importante che permette anche alle realtà più piccole, di proporre iniziative e mettersi in gioco.
In campagna elettorale si è parlato in lungo e in largo di partecipazione. Si sono creati legittimi dibattiti e evidenziati vari punti di vista. È bello constatare che finalmente la politica e l’amministrazione hanno deciso di creare un campo di confronto abituale con le realtà e con chi questa città la vive in ogni suo aspetto. È un segnale di estrema attualità che, come già evidenziato, lancia Rimini e la nostra città su un piano di contemporaneità e di innovazione.” (Michele Lari)