Spesso si eccede. E si esagera. Come nel caso specifico. I bambini delle scuole "Pascucci" di Santarcangelo questa mattina arrivando a scuola non sono stati accolti dalle solerti bidelle, ma da una gigante sardina. Al di là di ogni considerazione in merito alla legittimità del gesto è da riflettere sulla natura dello stesso e sul target che il "pescatore rosso" si fosse prefisso di raggiungere affiggendo la sardina balenizzata sulla facciata di una scuola elementare. "È vero che la sinistra ha sempre potuto vantare una scuola politica di livello - ha commentato un genitore - ma che ora voglia iniziare a coltivare i propri talenti tra i bambini della primaria forse è un po’ esagerato.
“Questa è SANTARCANGELO! Dove tutto è ammesso e concesso come in questo caso: imbrattare edifici pubblici - si legge sui social - Voglio tanto illudermi che gli amministratori presenti a Rimini, ne fossero all'oscuro, fatto sta che a SANTARCANGELO puoi... Forse se al posto del pesce qualche buontempone avesse affisso la effigie di un micetto, si sarebbe urlato immediatamente allo scandalo e ai sarebbe organizzata una manifestazione pubblica per rimuoverlo.” Questo è il commento di una forza politica di opposizione a Santarcangelo: una posizione dura, sicuramente di contestazione ma molto veritiera e razionalmente ineccepibile, perché se imbrattare o magari affiggere senza autorizzazione è reato, beh almeno che lo sia democraticamente".