Alle ore 01:00 di questa notte una volante della Polizia veniva inviata dalla Centrale Operativa in viale Brindisi in quanto era stata segnalata una lite tra coniugi all’interno di un hotel della zona. A chiamare la Polizia è stata la figlia dodicenne della coppia, spaventata dal violento litigio tra i genitori. Appena i poliziotti sono arrivati hanno trovato la ragazzina in strada ad aspettarli, spaventata e in lacrime, la quale riferiva che la madre era stata picchiata dal compagno poco prima mentre si trovavano nella stanza dell’hotel. Non appena i poliziotti sono entrati nella stanza il compagno della donna, un 35enne italiano, ha subito mostrato un atteggiamento apparentemente calmo e tranquillo, sia nei confronti dei poliziotti che nei confronti della moglie, negando il litigio. La donna, visibilmente scossa e provata, cercava di convincere i poliziotti che nulla fosse successo, ma presentava un evidente gonfiore al labbro superiore sinistro e alla guancia sinistra. I poliziotti sono riusciti a parlare in disparte con la donna, la quale ha riferito di esser stata picchiata al volto poco prima dal compagno a seguito di un violento litigio. Al litigio avrebbe assistito anche la figlia minore, la quale, terrorizzata, è scappata dalla stanza per chiamare la Polizia. Una volta calmata, la donna ha riferito vari episodi pregressi di violenza, sia fisica che verbale, verificatisi frequentemente anche in presenza dei figli minori. Presentava inoltre visibili ecchimosi da ricondursi a precedenti percosse subite dal compagno. La donna riferiva di non aver mai denunciato tali atti e di non avere intenzione di farlo, temendo per la propria incolumità e per quella dei bambini. Ad avvalorare l’avvenuto litigio sono stati anche altri ospiti dell’albergo, che hanno sentito urla e insulti dell’uomo proferiti verso la compagna. La donna, convinta dai poliziotti, accettava di essere accompagnata presso il Pronto Soccorso per le cure del caso.
L’uomo, con molti precedenti penali a carico, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e accompagnato presso la locale casa circondariale.