La riunione pubblica di Pietracuta, dedicata alla Marecchiese ha visto un gran bel numero di partecipanti. Grazie a Provincia e Unione per averla convocata. Sala piena, con oltre un centinaio di persone attente ai contenuti. Siamo contenti del risultato dell’impegno profuso per favorire la presenza di cittadini. Abbiamo ascoltato e abbiamo detto la nostra opinione, rimarcando che intorno ai due nostri obiettivi basilari – dimezzamento tempi percorrenza e più sicurezza – sulla Marecchiese futura non c’è una nostra proposta. Quella spetta ai tecnici di ANAS metterla a punto, con i quali cercheremo un dialogo. Oggi un ex dirigente della Provincia ci accusa di volere tre corsie. Mai detto. Le soluzioni non le conosce nessuno perché spettano ai progettisti e il Comitato si limita a indicare a quale obbiettivo servirebbe tendere. perché noi qui ci viviamo e crediamo di conoscere molto bene carenze e necessità. In ogni caso dalla serata è emerso piuttosto chiaramente che si sono persi 2-3 anni inutilmente, ‘grazie’ all’ex presidente Santi e al suo gruppo di lavoro.
Ci sono due elementi posizioni che il Comitato si sente di esprimere.
In tanti documenti ufficiali, anche della Regione Emilia-Romagna, si mira ad interventi sugli attraversamenti, sulle strade intorno alla Marecchiese, per favorire l’accesso. Ci pare una visione parziale perché il tema riguarda un’intera vallata e la sua strada. Anzi, con una visione lungimirante, sia la vicina Toscana che la Repubblica di San Marino andrebbero coinvolte, visto il chiaro interesse mostrato da entrambi quei territori. Speriamo che la prospettiva degli interventi si modifichi in questo senso.
Il secondo: vorremmo che la lezione dell’alluvione in Romagna fosse recepita seriamente. L’alluvione in pianura è anche figlia del mancato presidio della collina. La desertificazione di abitanti e imprese toglie vita a territori che se non curati poi producono i drammi che abbiamo visto. Il Comitato vuole che tutta la Valmarecchia sia abitata e viva, ma serve che ciò sia possibile concretamente, non sventolando la bandiera delle piste ciclabili (pur sacrosante) per darsi una colorata di verde.
Infine, perché all’incontro il tema è stato agitato, ribadiamo che non abbiamo e non vogliamo alcun punto di contatto con chi protesta per l’insediamento Fileni in Valmarecchia. Noi ci occupiamo di Marecchiese, rispettiamo ogni opinione su quanto avviene a Maiolo ma non vediamo motivi per associare i due argomenti.