Alcuni amici e parenti hanno portato mazzi di fiori nella casa di Madonna di Castenaso (Bologna) dove vive la famiglia di Giulia e Alessia Pisanu, le due sorelle di 17 e 15 anni morte ieri mattina, investite da un treno Frecciarossa alla stazione di Riccione. Il padre delle due ragazze è molto conosciuto in paese, titolare di una ditta di traslochi.
Mentre le indagini proseguono e il rispetto della famiglia prevale su una marea di commenti apparsi sui social che fanno inorridire, nuove testimonianze vengono alla luce. Tra queste, quella di un giovane: Stefano, 32 anni frequenta spesso la stazione riccionese nei weekend. Ha assistito a tutta la scena e la racconta: “Ho visto una ragazza seduta nei binari, e la sua amica”, che si è poi rivelata essere la sorella, “che ha cercato di tirarla via. La ragazza seduta aveva un vestito verde mentre l'altra era vestita di nero. Poi ho sentito un botto, come se fosse un'esplosione".
Restano tanti dubbi e tante domande. Nel pieno rispetto della tragedia ne poniamo due noi: c'erano le forze dell'ordine domenica mattina a quell'ora a presidiare la stazione di Riccione, una delle più frequentate della Riviera in questo periodo? Se sì, come è stato possibile non allontanare le due giovani da quella zona vietata e pericolosissima?