Alle 4 di sabato notte al 112 arriva una segnalazione da parte di una donna la quale racconta all’operatore che le risponde,di essere in difficoltà con il proprio compagno il quale per l’ennesima volta è tornato a casa ubriaco ed ha ingerito diverse tipologie di farmaci. All’arrivo i poliziotti hanno trovato la giovane, una 27enne riminese, fuori dal proprio appartamento, sul pianerottolo del palazzo, impaurita ed agitata. Immediatamente l’equipaggio è entrato nell’abitazione ed ha trovato l’uomo in uno stato di evidente agitazione ed aggressività.
Il compagno, un 32enne di San Marino, in piedi nei pressi della cucina con le braccia dietro la schiena, protendendo la testa ed il corpo contro gli operanti con fare aggressivo, alla richiesta di mostrare le mani, senza un motivo apparente e con foga, si scagliava contro uno dei poliziotti tentando di colpirlo con un pugno al volto, fatto questo evitato solo grazie alla prontezza di riflessi del poliziotto stesso e degli altri intervenuti, i quali senza non poche difficoltà lo bloccavano.
Dovendo procedere nei confronti del 32enne e data la situazione quanto mai esasperata e non gestibile sul posto, stante anche la presenza dei due figli minori della coppia, di 7 e 3 anni, i poliziotti portavano fuori dall’abitazione M.A. che continuava con il suo comportamento aggressivo e molesto urlando frasi minacciose nei confronti della compagna e dei bambini. Una volta allontanato l’uomo, la compagna si è abbandonata a delle confessioni con gli operatori dichiarando che il compagno da tempo denotava avere un atteggiamento aggressivo e molesto nei confronti della donna e dei figli oltre che contro gli altri familiari che frequentano la casa, in particolare la vittima riferiva che in diverse occasioni e per tutta la settimana il compagno aveva assunto un atteggiamento violento ed aggressivo colpendo ed infrangendo diversi arredi della casa. Gli scatti d’ira del sammarinese avevano generato in lei paura ed ansia, anche per l’incolumità dei figli minori, tale da averle impedito sino ad oggi di denunciare il compagno. Da accertamenti più approfonditi l’M.A. risultava annoverare alcuni precedenti penali e pregiudizi di Polizia per reati contro la Persona e la Pubblica Amministrazione, in particolare nel 2013 era stato condannato alla pena di anni uno di reclusione e di euro 400 di multa a seguito della commissione del reato di Spendita di Monete False, nel gennaio scorso era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria in ordine ai reati di Resistenza a P.U. e lesioni finalizzate alla resistenza, nel 2012 era stato deferito all’Autorità Giudiziaria in ordine al reato di Guida sotto l’influenza dell’alcol.
Per quanto accaduto l’M.A. è stato tratto in arresto per maltrattamenti e resistenza a P.U. ed associato presso la locale casa circondariale in attesa di essere processato.