E’ ora online, con scadenza fissata a lunedì 19 giugno, il bando per l’aggiudicazione del primo grande intervento di rigenerazione che interesserà la ex Fornace di Bellaria Igea Marina, comprese alcune parti interne del manufatto: circa 4.230.000 euro il valore complessivo, per “l’appalto economicamente più rilevante mai emanato dal nostro Comune", come spiega oggi il Sindaco Filippo Giorgetti.
“In un momento non facile e con la consapevolezza che molte gare legate al PNRR abbiano finito per andare deserte”, aggiunge, “riteniamo che questo bando rappresenti un segnale forte nei confronti delle aziende del territorio potenzialmente interessate: che invitiamo a strutturarsi anche in ATI, e partecipare. Per la città, d’altro canto, il percorso di trasformazione che prosegue alla ex Fornace è una sfida chiave, con una grande valenza sotto il profilo patrimoniale e culturale: dando continuità all’impegno profuso in questi anni dall’Amministrazione per il recupero e la valorizzazione di questo straordinario esempio di archeologia industriale. La rigenerazione totale della ex Fornace”, sottolinea, “è una partita a lungo termine che richiederà ancora tanto impegno, ma quello al via rappresenta un passaggio chiave, poichè metterà i locali interni nelle condizioni di essere frequentati e vissuti.”
I lavori – che dovranno rispettare i termini prescritti dal PNRR ed essere ultimati entro febbraio 2026 - concretizzeranno “uno dei progetti che ha ottenuto i punteggi più alti su scala nazionale nel contesto dei finanziamenti che riguardano interventi di rigenerazione urbana.” Nello specifico, si procederà all’ulteriore messa in sicurezza della struttura con la valorizzazione, quindi senza demolizione o ridimensionamento, della ciminiera: “mantenendola quale elemento iconico del luogo e della skyline di Bellaria Igea Marina.” Una sua centralità la avrà anche l'area storica e attualmente ‘scoperta’ del manufatto, che non sarà richiusa ma “sarà mantenuta quale spazio dall’alto valore scenico, contenitore nobile per manifestazioni e appuntamenti culturali. Ispirandosi a luoghi come l’Abbazia di San Galgano in Toscana o la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo a Palermo.” Parte integrante dell’intervento, come detto, una prima demolizione con ricostruzione delle parti aggregate più recenti della struttura, “nelle quali saranno creati spazi e uffici in grado di accogliere una pluralità di iniziative e attività, a partire da giovani start up.”
Gestito dagli uffici comunali in collaborazione con la Stazione Unica Appaltante (SUA) della Provincia di Rimini, il bando è legato all’ottenimento di un finanziamento ‘record' da 5 milioni di euro nel contesto del PNRR: risorse che si sommano a quanto investito in precedenza, sia a livello comunale sia contando su altri contributi sovra comunali, per il recupero del parco e l’effettiva restituzione dei luoghi alla comunità.