“Aveva promesso pubblicamente tutto l’impegno possibile e immaginabile, aveva incontrato le categorie ed i comitati assicurando loro di avere in mano la soluzione del problema, aveva addirittura raccolto, senza farne doveroso ringraziamento, le nostre proposte truccandole come farina del proprio sacco. Nulla di tutto questo, parole al vento, promesse non mantenute, delusione totale. A Riccione per la Angelini, per la sua giunta e per chi la sostiene c’è altro a cui pensare e a cui destinare fondi e risorse. Non la sicurezza. Così a noi non sorprende più di tanto il fatto che la nostra città sia stata tagliata fuori dal Comitato Sicurezza circa i progetti di videosorveglianza e anticrimine. Ci sta quando a governare un comune complesso e nell’occhio del ciclone, proprio per la escalation di furti, rapine e spaccate, siano dei veri dilettanti allo sbaraglio. Ciò che ci indigna invece è la supponenza, la mistificazione, le bugie, la presa in giro continua e costante nei confronti di chi vede messe a repentaglio le proprie attività ed anche la propria incolumità. Dare la colpa alla Commissaria o incentivare la politica dello scaricabarile è niente di più ridicolo e infantile che ci possa essere.
La Angelini governa da oltre un anno, ha sempre fatto leva sul sostegno al commercio e al centro storico. Come? Con le chiacchiere. Ma ora ne risponderà direttamente davanti ai poveretti che dovranno fare ricorso al loro portafoglio per difendersi e tutelarsi e di fronte a cittadini e turisti che alle porte dell’estate si ritroveranno a dover affrontare bande di giovinastri ubriachi, malavita e criminalità organizzata. Tra l’altro ricordo che la stessa Angelini per 30 anni prima in Confcommercio e poi in Cna è stata dall’altra parte della barricata, invocando richieste e rimedi per la tutela degli associati proprio da episodi di questa gravità. E ora cosa fa? Ora che governa se ne infischia? Questa è la Riccione che si vuole?
Noi prendiamo decisamente le distanze. Interverremo presso tutte le sedi competenti, grazie anche alla collaborazione delle nostre parlamentari al governo, per tappare le falle che questa disgraziata giunta di centrosinistra sta aprendo di continuo sulla città. Ribadiamo che per difendere il centro storico ci vogliono banda larga, telecamere, fittoni all’ingresso e all’uscita dei viali principali, maggior coinvolgimento delle forze di Polizia Municipale. E agli esercenti delle attività a rischio o già colpite dai delinquenti va tutta la nostra solidarietà e la garanzia che ci impegneremo su più fronti per sostenere chi a Riccione investe, vive, lavora e assicura competitività ed entusiasmo a fronte della negatività e del lassismo di chi amministra. A loro le parole e le false promesse, a noi i fatti. Poi, quando sarà ora e ci auguriamo quanto prima, sarà l’elettorato a decidere chi promuovere e chi bocciare”.
Stefano Paolini
Consigliere comunale e referente locale di Fratelli d’Italia