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Cronaca 12:11 | 02/05/2020 - Rimini

Patto Civico-Italia Viva: "Votato contro emendamenti di propaganda"

Dito puntato dalle opposizioni contro i consiglieri di maggioranza che hanno votato contro gli emendamenti proposti dalle minoranze sulla Tari in Consiglio comunale. Oggi arriva la replica di Italia Viva e Patto Civico. 

"Noi pensiamo - si legge in una nota firmata dai consiglieri comunali di Patto Civico-Italia Viva- che per il periodo in cui gli alberghi e gli esercizi commerciali in genere, rimarranno chiusi, non dovrebbero pagare per i rifiuti che non producono. Ci batteremo per questo. Non per un semplice spostamento dei pagamenti. Vanno ridotti. È questa la differenza fra noi e chi specula. Abbiamo votato contro emendamenti di propaganda, che prescindono dal contesto nel quale operiamo. Che non spostano di una virgola la questione essenziale. In questo momento così delicato e drammatico bisogna ridurre i costi. In ogni campo, non solo sui rifiuti. Noi consiglieri, il Comune, l’Anci, siamo impegnati tutti su questo fronte. Abbiamo solo chiesto di aspettare, poche settimane per avere un quadro delle risorse disponibili. Per un intervento serio, non solo per spostare i pagamenti. Inoltre, siamo impegnati affinché il governo metta a disposizione degli Enti Locali risorse ingenti, nel prossimo decreto da 55 miliardi. Non bastano i 3.5 miliardi di cui si parla, per gli Enti Locali, per venire incontro agli operatori in un momento così drammatico! È comunque certo che bisogna intervenire ed interverremo. Il nostro gruppo di Patto Civico – Italia Viva sta lavorando da tempo su diverse proposte per aiutare le imprese in difficoltà e colpite dall'emergenza (Cosap, Imu, addizionali comunali...), fra cui nello specifico argomento Tari e riteniamo che questa sia l'occasione giusta per rimodulare il regolamento: prima di tutto si deve partire dal presupposto che chi produce rifiuto paga, dunque arrivare gradualmente alla tariffazione puntuale (pagamento in base alla quantità effettiva del rifiuto prodotto). Per lo stesso principio, chi non produce rifiuto, non deve pagare. Quindi, nello specifico, per il periodo di chiusura, gli esercizi commerciali, le strutture ricettive, gli stagionali, non devono pagare nulla. Non solo nei periodi di emergenza. La tariffa dovrà essere rimodulata anche in base all'effettivo periodo di apertura delle attività e non più con la sola riduzione percentuale per gli stagionali. In questo quadro, fughe demagogiche in avanti, che non alleviano di un Euro i pesi economici delle imprese sono illogiche e dannose.  Sarebbe stato più saggio e più giusto, tutti uniti, maggioranza e minoranza, battersi insieme, per far pagare di meno e per trovare le risorse per sostenere le imprese, anziché abbandonarsi ad un populismo chiassoso e inconcludente. Noi siamo impegnati a trovare le risorse. Lo faremo da soli. Senza i demagoghi".