E’ stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto dalla Polizia di Stato di Rimini, un quarantenne peruviano, per il reato di rapina impropria aggravata in concorso.
Nella serata del 29 agosto 2024, due uomini di origine sud americana si sono resi responsabili della rapina di una catenina in oro e delle due fedi nuziali ai danni di un uomo di 88 anni che, in quel frangente, si trovava nel giardino della propria abitazione sita in Rimini, zona Lagomaggio. Gli aggressori lo avevano avvicinato con la scusa di chiedere un’informazione stradale e, approfittando della buona fede dell’anziano, lo avevano aggredito brutalmente, strappandogli i monili dal collo e facendolo rovinare al suolo, agendo con spregiudicatezza e senza curarsi della presenza della badante, che assisteva impotente alla scena. Nell’occorso l’anziano riportava numerose lacerazioni al corpo e la frattura del setto nasale, lesioni giudicate guaribili dai sanitari del locale nosocomio con prognosi di giorni 15. Gli autori del grave reato erano riusciti immediatamente a dileguarsi, facendo perdere le loro tracce.
Il personale della Squadra Mobile, subito intervenuto, si era posto alla ricerca serrata dei due autori del reato, nonostante sembrassero svaniti nel nulla, stante anche l’assenza di sistemi di video sorveglianza nel sito e nelle vicinanze del luogo dell’evento. Dai primi riscontri ottenuti dall’attività d’indagine, l’attenzione degli investigatori veniva focalizzata su alcuni soggetti di origine peruviana, uno dei quali in particolare già noto alle forze di polizia.
Quest’ultimo, privo di stabile dimora, è stato rintracciato nelle prime ore del pomeriggio di ieri mentre cercava ospitalità da una connazionale abitante in Rimini. Lo stesso, al momento del controllo, aveva tentato maldestramente di disfarsi di un involucro contenente una catenina in oro giallo e due fedi nuziali, materiale certamente riconducibile allo strappo perpetrato in danno dell’anziano.
Dopo l’avvenuto riconoscimento del soggetto da parte della vittima e della badante, sussistendone i presupposti di legge, il peruviano è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto e condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il successivo procedimento di convalida.
I preziosi recuperati, sono stati riconsegnati all’avente diritto, che è così rientrato in possesso dei suoi beni dall’elevato valore affettivo: nelle fedi nuziali era stata incisa la data del matrimonio ed una era appartenuta alla moglie deceduta lo scorso anno.
“Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate e imputate vige la presunzione di innocenza”.