E’ tornata in tutta la sua magnificenza Porta Galliana, per secoli porta d’accesso alla città dal mare. Sono arrivati al piano originario di calpestio, infatti, gli scavi archeologici che sono in questi giorni in corso dopo la messa in sicurezza temporanea della porta. Si tratta della realizzazione della fase che, con lo scavo archeologico e la rimozione delle superfetazioni contemporanee a cura di Ad Arte di Rimini, prevede le verifiche di carattere idraulico e di consolidamento, realizzato comunemente da Comune di Rimini ed Hera in strettissima collaborazione la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì - Cesena e Rimini che ne ha condiviso e autorizzato i lavori. Sarà proprio sulla base di ciò che sta emergendo dall’intervento in questa fase, in grado di aiutare a comprendere come funzionava il complesso della porta urbica, che sarà realizzato il progetto esecutivo per la valorizzazione di tutta l’area della porta tre – quattrocentesca. Ora Porta Galliana, completamente libera dopo essere stata per secoli in gran parte interrata dall’originario pavimento all’apice della volta, è restituita allo sguardo nell’armonia delle sue forme restituiteci fino ad oggi solo dalla formella del Cancro del Tempio malatestiano. Una visione nuova prospettica che, seppur a cantiere aperto, è capace di restituire già ora alla città la bellezza di uno dei suoi pezzi di storia più importanti destinato, una volta completati i lavori per accedere al piano originario della Porta, a divenire uno degli elementi più significativi del percorso lungo il porto canale.