Ieri sera intorno alle ore 22, la sala operativa della questura allertava tutti gli equipaggi poiché al 113 era arrivata una segnalazione circa la presenza a Rimini di un “tablet”, che era stato rubato poco prima dall’interno di un veicolo parcheggiato nei pressi di un ristorante di Cesena. Il proprietario, dopo essersi accorto del danneggiamento dell’auto - era stato rotto il vetro dello spoiler della porta posteriore destra - e del furto di un trolley contenente indumenti e documenti personali, nonché di un tablet Samsung, si era messo alla ricerca attraverso l’utilizzo di un sistema di localizzazione gps installato sul device, avvisando allo stesso tempo le forze dell’ordine. Gli agenti di una Volante, dopo aver appreso che il segnale gps si era interrotto nei pressi di un noto ristorante del lungomare in zona Miramare, notava due uomini che, con fare sospetto, scendevano da un’auto in sosta e si dirigevano all’interno del ristorante. Considerato che il segnale gps risultava ormai fisso gli agenti fermavano le due persone. Le risposte dei due erano poco convincenti tanto che i poliziotti, avvicinatisi al veicolo, chiedevano alla sala operativa di fare in modo che l’apparecchio potesse squillare, cosa che in effetti avveniva per cui gli agenti, coadiuvati da altri colleghi giunti sul posto, decidevano di approfondire il controllo procedendo alla perquisizione del veicolo oltre a quella personale dei due. La perquisizione permetteva di rinvenire nel baule, ben nascosto all’interno di una nicchia ricavata tra il paraurti e il vano ruota di scorta, materiale informatico - tra cui il tablet poco prima sottratto - e occhiali da sole tutti di marche ben note, per un valore approssimativo di circa 6mila euro. I due uomini, entrambi originari di Napoli di 61 e 58 anni, condotti in questura, venivano tratti in arresto per furto aggravato in concorso e denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione in concorso.