Ribaltone in appello nel processo ai finanzieri accusati a Bologna di aver ricevuto soldi, cene o regali per addomesticare una verifica fiscale alla Rimini Yacht, la società di Giulio Lolli (nella foto), fallita, e al centro di varie vicende giudiziarie. Lolli, a lungo irreperibile, è detenuto in Libia per terrorismo. Il collegio di secondo grado, presieduto da Orazio Pescatore, ha assolto per non aver commesso il fatto il tenente colonnello Enzo DiGiovanni, difeso dagli avv.Salvatore Tesoriero e Alessandro Gamberini e i marescialli Luigi Giannetti e Felice Curcio, (avv.Marcus Wiget e Luciano Bertoluzza), e ha dichiarato prescritto il reato per il tenente colonnello Massimiliano Parpiglia, (avv.Nicola Mazzacuva). Parpiglia e Digiovanni erano stati condannati a 5 e 4 anni, mentre i marescialli a 3 anni. I giudici inoltre hanno inviato gli atti alla procura militari per l'ipotesi di collusione, dichiarando il difetto di giurisdizione. Confermati invece tre anni per bancarotta al commercialista Giorgio Baruffa.
Cronaca
18:33 | 03/11/2017 - Rimini