Confindustria Romagna sostiene da sempre la necessità di un’unica Camera di Commercio espressione delle tre province romagnole, in un’ottica di rappresentanza unitaria e forte di una terra omogenea per identità sociale, culturale, economica e produttiva.
In questo senso, la vicenda che ha portato recentemente alla elezione di Carlo Battistini alla presidenza della Camera di Commercio della Romagna, pur non essendo certo partita in modo soddisfacente, ha dimostrato una nuova sensibilità diffusa verso la necessità di soluzioni inclusive, e soprattutto verso l’imprescindibilità che i due enti camerali oggi presenti in Romagna, anche laddove quello di Ravenna fosse accorpato a quello di Ferrara, si parlino e di confrontino in una logica di area vasta metropolitana.
“Crediamo sia evidente e assodato che non può esserci vera Romagna senza Ravenna, come non potrebbe esserci senza Rimini o senza Forlì-Cesena – affermano il presidente dell’associazione, Roberto Bozzi, e il rappresentante del territorio riminese per l’industria, Luca Vici - Le parole che abbiamo ascoltato in questa direzione da parte di Carlo Battistini ci confortano, e lasciano trapelare una maggiore maturità rispetto al concetto che le divisioni non portano da nessuna parte. Certo, in questa logica, va ricucito prima possibile lo strappo che si è aperto con Confcommercio Forlì e Cesena: da un lato una così importante organizzazione d’impresa non può essere ‘all’opposizione’ di un progetto tanto ambizioso; dall’altro lato, deve essere fatto lo sforzo per comprendere che rimanere isolati contro tutto e tutti è fuori dal tempo.
Sulla presidenza si sono indubbiamente confrontate due visioni diverse ma l’esito è stato chiaro: è importante che le Associazioni d’Impresa si confronti sulla prospettiva Romagna e non mancheranno certamente ulteriori possibilità di confronto, a cominciare dal dibattito sul progetto Città Romagna che proporremo il 14 giugno al Teatro di Meldola, alla presenza di istituzioni e amministratori regionali e romagnoli”.